Sabato 2 febbraio, alle ore 20.30, Gran Torneo di carte “a scopa”. All’interno delle tante iniziative che animano il Carnevale biellese, Su Nuraghe apre le porte alle realtà associative presenti sul territorio invitando gli aderenti a Circoli Acli, Arci e dopolavoristici del Biellese a partecipare a momenti aggregativi attraverso il gioco delle carte.
In calendario due appuntamenti: il primo, sabato 2 febbraio con il Gran Torneo di carte a “scopa”; il secondo, sabato 23 febbraio, per disputare il Gran Torneo di carte a “scala quaranta”.
Se nel popolare gioco di carte “a scopa” viene impiegato un mazzo di 40 carte, in quello a “scala quaranta”, vengono impiegati due mazzi da 52 carte con l’aggiunta di due jolli.
Le piccole tessere impiegate per giocare hanno una storia antica, associata a magia, esoterismo e spiritualità. La diffusione delle carte in Europa viene fatta risalire agli Arabi. A loro siamo debitori di diverse conoscenze, come il sistema di numerazione attraverso le cifre dette “arabe” o “indo-arabe”, la tecnologia della carta, piuttosto che l’uso perfezionato del sestante in navigazione. Le 52 carte del mazzo simboleggiano le settimane dell’anno, le tredici carte di ciascun seme sono i tredici mesi lunari dell’anno, i quattro semi rappresentano i quattro mondi: i due semi rossi indicano le stagioni calde e i poteri della luce; i due semi neri indicano le stagioni fredde e i poteri dell’oscurità.
Ai quattro semi delle carte, diversi a seconda delle edizioni, sono associate importanti figure storiche come Carlo Magno, re di fiori; Alessandro Magno, re di cuori; Giulio Cesare, re di quadri e Davide d’Israele, re di picche.
In recenti edizioni di carte da gioco sarde, compaiono i semi di “gallinella”, “ciondolo di corallo”, “moro bendato” e “maschera di mamuthones“, in sostituzione ai più usuali: denari/quadri, coppe/cuori, spade/picche e bastoni/fiori.
Info: 01534638
Salvatorica Oppes