Il pranzo benefico sardo svoltosi domenica 31 marzo conclude ANFFAS Open Day, decade molto importante per ANFFAS. Incominciata il 21 marzo con la “Giornata mondiale della sindrome di Down”, è proseguita giovedì 28 marzo con la “Giornata nazionale delle disabilità intellettive e del neuro sviluppo”, coincidente con il 61° anniversario di fondazione dell’associazione e il 29° appuntamento con gli amici del circolo Su Nuraghe e la “Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo”.
Da 61 anni ANFFAS si prende cura e carico in Italia, di oltre 30.000 persone con disabilità e dei loro familiari. Il tema di quest’anno è il protagonismo diretto delle persone con disabilità, volte a diffondere la cultura dell’inclusione sociale, delle pari opportunità, della non discriminazione e del diritto di decidere.
Nell’occasione, a Gaglianico, la cittadinanza è stata accolta da persone con disabilità, i loro genitori e familiari, gli associati ANFFAS, gli operatori, i volontari e tutti coloro che, a vario titolo, operano e collaborano con l’associazione. L’obiettivo primario è stato quello di diffondere cultura della disabilità basata sui diritti umani, mettendo la collettività a contatto con una realtà molto distante da quella stereotipata che stigmatizza le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e che le vede solo come pesi.
Con ANFFAS Open Day, infatti, Anffas intende contrastare cliché, pregiudizi e discriminazioni che purtroppo continuano a circondare le persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettive e del neurosviluppo, coinvolgendo la collettività nella costruzione di una società pienamente inclusiva e basata anche sul concetto e sulla cultura dell’autorappresentanza.
Con la sua azione, ANFFAS vuole rendere evidente che, con giusti sostegni le persone con disabilità possono raggiungere grandi traguardi, spesso ritenuti impossibili, prendendo le decisioni che le riguardano. Traguardi raggiunti anche grazie ad un costante e prezioso lavoro quotidiano realizzato nelle strutture ANFFAS, che vedono sempre più le persone con disabilità impegnate in prima persona, su temi quali la cittadinanza attiva, il linguaggio facile da leggere, l’autonomia, l’autodeterminazione, l’autorappresentanza e il diritto di decidere.
Nella sua azione, ANFFAS biellese raggiunge risultati concreti come quello di trasformare un assistito in un contribuente attraverso lo specifico caso di una donna con disabilità che si realizza con il lavoro.
Tutto questo è possibile grazie a iniziative consolidate nel tempo come il recente appuntamento con la comunità sarda di Biella, applicando nel concreto la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, non lasciando mai soli nell’affrontare la disabilità.
Ivo Manavella
Nell’immagine: volontari di Su Nuraghe ricevono fiori coltivati nei vivai ANFFAS di Salussola