Poche settimane fa, il “6 febbraio 2019 in Sardegna nelle campagne di Villacidro, a 50 chilometri da Cagliari, due uomini col volto coperto e armati di bastoni bloccano un’autocisterna che sta effettuando il consueto giro degli ovili per la raccolta del latte”, afferma Stefano Maullo, europarlamentare di origini sarde che vive a Milano, nel presentare la mostra “Nel nome del latte”. La rassegna verrà inaugurata a Candelo giovedì 25 aprile alle ore 18:00, nella sala delle Cerimonie, inserita all’interno di “Primavera al Ricetto tra sapori e colori”, evento in calendario dal 25 aprile al 5 maggio.
“Non avevo in programma alcuna mostra – afferma il fotografo Francesco Pintore, giornalista professionista di Desulo (Nuoro), che lavora nella redazione del quotidiano L’Unione Sarda di Cagliari – ma approfitto di questa occasione per contribuire in qualche modo a una protesta che purtroppo ha avuto visibilità mediatica soltanto quando un gruppo di pastori ha fermato i giocatori del Cagliari Calcio mentre uscivano dal campo di allenamento. Nei giorni precedenti c’era l’Isola in rivolta, ma i media nazionali hanno incredibilmente ignorato quanto stava accadendo nelle strade e nelle piazze della Sardegna”.
Proveniente da Bruxelles, la mostra “Nel nome del latte” è un “progetto fotografico che alterna immagini della lotta dei pastori durante le recenti proteste, a istantanee del lavoro quotidiano nel mondo delle campagne sarde. Mi piace l’idea – continua Pintore – che la mostra dopo Milano abbia fatto tappa a Strasburgo nella sede del Parlamento europeo perché il futuro della pastorizia sarda è legato anche alle decisioni delle istituzioni comunitarie”.
In collaborazione con Amministrazione comunale e Pro Loco di Candelo, la mostra – richiesta dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe – transita nel Biellese, quale momento informativo di condivisione e rispetto del lavoro dei pastori sardi, prima che anche loro vengano costretti a emigrare.
Simmaco cabiddu
Nell’immagine: sversamento del latte, protesta solidale di bambini sardi