In occasione della mostra retrospettiva su Ilio Burruni (Ghilarza 1917- Bioglio di Biella 2016), che verrà inaugurata sabato 11 maggio 2019, alle ore 17:30, a Saint-Tropez nella centralissima sala Jean Despas, una nutrita rappresentanza del Circolo Culturale Sardo di Biella accompagnerà le “Voci di Su Nuraghe” in Costa Azzurra.
Ospiti del sindaco Jean Pierre Tuveri, sardo di seconda generazione, originario di Collinas (Cagliari), nato in Francia nel 1938, la formazione canora di Su Nuraghe saluterà l’apertura della rassegna espositiva con “Dimonios!”, l’inno della Brigata “Sassari” in omaggio a Giustino, padre del primo cittadino, classe 1898, emigrato nel 1920 dal piccolo centro della Marmilla, morto a 109 anni nel 2007 lontano dalla sua Isola.
Ferito nel gennaio 1918 a Col del Rosso durante la Battaglia dei Tre Monti, nell’immediato dopoguerra – disattese promesse e speranze che, assieme a tanti altri combattenti lo portarono a fare vita di trincea – Giustino emigra in Francia. Minatore e camionista, prima, si stabilisce, poi definitivamente a Saint-Tropez, assunto come giardiniere dalla principessa Maria Bonaparte, in una delle primissime ville di quella che diventerà la costa dei divi.
Una vita di sacrifici per far studiare a Parigi il figlio Jean Pierre che, laureato all’Istituto di Studi Politici, intraprenderà, ancora giovanissimo, la carriera di funzionario d’ambasciata.
Negli anni Cinquanta del Novecento, a Saint-Tropez – nel suo lungo peregrinare artistico per diverse contrade del mondo – fa sosta anche il nostro Ilio Burruni, attratto da quelle case a misura d’uomo, le vie ombreggiate ornate da alberi e arbusti fioriti che fanno un tutt’uno con le pietre e la calce e l’allegro vociare dei passanti richiamati da vetrine con prodotti locali e artigianato per l’ornamento di abiti e della persona e da tante botteghe d’arte e poi il profumo delle golose crêpes bretonnes …. Un luogo incantevole che trova testimonianza e riflesso artistico nelle tele dell’artista sardo-biellese di fama internazionale. Alcune di queste opere sarà possibile ammirarle nell’esposizione a lui dedicata.
Salvatorica Oppes