Mercoledì 29 maggio, ore 20:00, a canton Gurgo di Pettinengo, recita di “Su Rosariu cantadu”, preghiere in sardo e in piemontese
Tutte le sere del mese di maggio, nella chiesa dei santi Grato d’Aosta ed Eusebio da Cagliari di Canton Gurgo, è possibile pregare in piemontese nella variante linguistica locale di Pettinengo.
In continuità di Fede e cultura, il Circolo Culturale Sardo di Biella chiama a pregare in lingua materna, in perfetta sintonia con il Vescovo di Roma che ci invita a resistere alle colonizzazioni ideologiche custodendo la lingua materna.
“La lingua materna – sottolinea Papa Francesco – è un baluardo contro le colonizzazioni ideologiche e culturali, contro il pensiero unico che vuole distruggere le diversità”. “Uno degli indicatori di una colonizzazione culturale” – ha detto nella Messa a Santa Marta del 23 novembre 2017 – è “cancellare la storia” per togliere la libertà di pensiero. Come a dire: “La storia incomincia con me, incomincia adesso, con il racconto che io faccio adesso, non con la memoria che vi hanno trasmesso”. Conservare la lingua materna significa resistere a questa imposizione culturale: “Non c’è alcuna colonizzazione culturale che possa vincere il dialetto”. Il dialetto “ha radici storiche”.
Il momento di raccoglimento è inserito nell’ambito del progetto “Memoria e identità – Museo delle Migrazioni”, per la tutela e valorizzazione dei Beni Culturali immateriali, sostenuto da Regione Piemonte e da Regione Autonoma della Sardegna. Alla recita del Rosario in lingua madre sarà presente il vescovo di Biella Mons. Roberto Farinella.
Salvatorica Oppes
Nell’immagine: Pettinengo, chiesa di canton Gurgo