Da giorni, anche il pollaio della famiglia Ferrero di Candelo è in festa per l’arrivo del gallo di Pettinengo, un bell’esemplare di Astralorp dal folto piumaggio nero con riflessi metallici, incantato durante la festa di San Grato. Donato da Maria Rosa Riboldazzi e Fermo Ramelli di Graglia che hanno voluto ripetere il generoso gesto della nipotina Giulia Lucia Gravellu scomparsa tre anni fa. Nel bel gallo da riproduzione con matricola registrata all’Avicola Valdostana da Isabella, mamma della bambina, permane nel presente concreta replica del ricordo dell’amata Giulia Lucia.
Da anni, il pranzo viene servito all’interno dell’antico oratorio di Canton Gurgo, intitolato ai santi Grato d’Aosta ed Eusebio da Cagliari, patrono del Piemonte.
Con il restauro della chiesa ad opera della comunità dei Sardi di Biella e degli abitanti di Pettinengo il pranzo conviviale è momento di incontro e conoscenza davanti a cibo buono della tradizione isolana. In mirabile matrimonio di sapori, accanto ai maialini arrostiti alla sarda preparati dai migliori spiedi di Su Nuraghe, nell’edizione 2019 è stato servito un altro piatto forte: i mallureddos, tradizionali gnocchetti sardi, con ricetta rivisitata dai giovani cuochi di Pettinengo.
Giornata serena in amicizia il cui ricavato verrà utilizzato per continuare lavori di recupero e restauro dell’antico chiesetto di Gurgo.
Giovanni Usai
Nell’immagine: Pettinengo, chiesa di canton Gurgo con gallo dell’incanto