Ancora convegni scientifici con al centro il progetto “Lingua, identità e migrazione”, curato da Su Nuraghe e sostenuto da Regione Piemonte e Regione Autonoma della Sardegna. A parlarne è stata ancora una volta la ricercatrice Chiara Meluzzi dell’Università degli Studi di Pavia e responsabile della parte linguistica del progetto Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, che ha presentato i primi risultati dell’analisi come relatore su invito al ciclo di seminari “Conversazioni Linguistiche” organizzato dall’Università degli Studi di Trento nell’ambito del Progetto di eccellenza Centro di Alti Studi Umanistici CeASUm, del Dipartimento di Lettere e Filosofia.
“Il ciclo di seminari settimanali vedono coinvolti linguisti di più ambiti disciplinari, invitati ad esporre le proprie ricerche in modo tale da mostrare agli studenti la diversità della ricerca linguistica e tenere aggiornati i colleghi e le colleghe sulle nuove frontiere della ricerca in questa disciplina” – spiega Gloria Comandini, dottoranda in linguistica del ciclo “Forme del testo” all’Università degli Studi di Trento e tra i responsabili dell’organizzazione dei seminari. “La presentazione del progetto biellese condotto da Su Nuraghe – afferma Comandini – ci permette approfondire la tematica della sociofonetica che a Trento non è particolarmente trattata ed è stata una buona occasione per allargare gli orizzonti del pubblico”.
“Mi fa sempre molto piacere poter presentare i (per ora) risultati preliminari del progetto condotto insieme a Su Nuraghe e grazie anche al lavoro dei miei studenti pavesi del corso magistrale” – aggiunge Chiara Meluzzi. “In particolare – continua la linguista biellese – a Trento si è discusso degli approcci teorici che sostengono il nostro lavoro, ma è stata anche l’occasione per riflettere sui metodi utilizzati nella ricerca linguistica e sull’importanza di trattare il tema della migrazione coinvolgendo le istituzioni scolastiche nel complesso della ricerca”.
Salvatorica Oppes
Nell’immagine: Trento, Chiara Meluzzi