Domenica scorsa, frazionisti di canton Gurgo e soci di Su Nuraghe si sono dati appuntamento a Pettinengo nella chiesa di San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari, per intonare “su Rosariu cantadu”.
Preghiera corale e simultanea con la Comunità ecclesiale di Pozzomaggiore (Sassari), paese natale della Beata Edvige Carboni recentemente elevata agli onori degli altari.
Le preghiere sono state cantate e recitate in lingua materna, in sardo e in piemontese secondo le intenzioni di ciascuno, in sintonia con l’insegnamento di papa Francesco che sostiene che «la trasmissione della Fede si può fare soltanto in dialetto, nel dialetto della famiglia, nel dialetto di papà e mamma, di nonno e nonna». Preghiera corale di intercessione e richieste particolari di grazie per gli ammalati, dunque, sono state elevate al cielo in “Limba mama”, in occasione del “68° anniversario del pio transito” della Beata; momento di devozione che ha fatto seguito al viaggio di pellegrinaggio della scorsa primavera da Biella in Sardegna.
Percorso di Fede e cultura inserito nella cornice della V Incoronazione del simulacro di Santa Maria di Oropa, anno particolarmente carico di significati, coincidente con il 300° Anniversario del passaggio del Piemonte sotto le insegne del Regno di Sardegna.
Salvatorica Oppes
Nell’immagine: devoti della Beata Edvige Carboni a Pettinengo