“Bella l’esperienza di poter chattare con qualcuno con una tale volontà di insegnare (nonostante la differenza di orario) e parlare entrambe le lingue (italiano e sardo) e persino lo spagnolo. Oggi ho imparato attraverso la poesia, domani sarà in qualsiasi altro modo”.
Inizia con queste parole di grande disponibilità il resoconto di Gustavo F. Niccolo, cittadino italiano residente all’estero (Argentina), figlio di Gianni, di Netro (Vercelli), sbarcato a Buenos Aires il 3 settembre 1948, e di Pasqua Signorini Falchi, di Mara (Sassari), sbarcata a Buenos Aires il 15 dicembre 1949.
Quello dell’altra sera è stato un percorso di storia, lingua e cultura attraverso il collegamento transoceanico Italia/Argentina in vista della stipula della seconda parte del “gemellaggio tra Nuraghes” che avverrà il prossimo autunno tra il Circolo “Su Nuraghe”, di Biella, e il Circolo “Antonio Segni”, di La Plata, nel continente americano.
“Devo dire che la lingua sarda è più complicata – scrive in un messaggio, Gustavo – anche se ha influenze castigliane e catalane, come ho letto (dominio spagnolo in Sardegna, durato quasi quattro secoli, dal 1327 al 1720). Caspita … 4 secoli! In spagnolo: Cerdeña; in italiano: Sardegna; in sardo: Sardigna o Sardìnnia; in Algeri (Africa): Sardenya; in gallurés: Saldigna; in sassarés: Sardhigna“.
Commentando la serata attivata tramite Skype, Gustavo dice di essere molto felice e grato per il tempo trascorso assieme. Per quanto riguarda la lingua sarda, “merita un paragrafo separato – sostiene – poiché ho letto che la lingua sarda è una lingua romanza indipendente, [ma] che si è sviluppata in [un] modo peculiare, perché [essendo] inserita in un’isola, “isolata” dal continente”.
L’appuntamento è al prossimo 31 marzo, alle ore 21:00 italiane, con le poesie di Tore Spanu, scritte nel Sardo del presente, tradotte in italiano e in Castigliano, con l’accortezza di tentare di mantenere rime o assonanze in entrambe le lingue.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: fermo immagine con ritratti Gustavo Niccolo Falchi (sardo/biellese) e la presidente del circolo sardo di La Plata, Maria Vittoria Signorini durante la videoconferenza transoceanica Biella/Argentina.