Questa notte, all’ospedale di Vercelli, è mancato Galdino Musa, detto “Dino”: aveva 74 anni. Lo piangono la moglie Patrizia, i figli Gianni, con la compagna Paola, e Sergio, con la moglie Giancarla, i nipoti Davide ed Elisa, il fratello Ugo, i parenti tutti, i numerosi amici e l’intera comunità sarda, alla quale ha dedicato con professionalità e passione gli ultimi decenni della sua vita.
Lasciata la nativa Sardara, nel Medio Campidano, arrivò nella “Città del Riso” nei primi anni Sessanta per svolgere un lavoro d’ufficio in un collegio privato, prima di essere definitivamente assunto al Comune di Vercelli, impiegato presso gli assessorati allo Sport e alla Cultura, e all’Ufficio Statistica.
Presidente del Circolo sardo “Giuseppe Dessì”, ha dato lustro a Vercelli, sua città di adozione, e alla Sardegna attraverso attività culturali di primissimo livello, sovente coordinate e condivise con gli altri 22 circoli sardi della Circoscrizione Nord-Ovest aderenti alla F.A.S.I., Federazione Associazioni Sarde in Italia.
Ricoverato dal 12 marzo, è mancato questa notte per complicanze dovute a coronavirus.
Senza funerali, in ottemperanza alle disposizioni del D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, le sue ceneri verranno portate nella sua isola per diventare terra della terra in cui è nato, da lui salutata a dicembre per l’ultima volta.
Battista Saiu
Nell’immagine: Torregrande di Oristano, dicembre 2019, Galdino Musa “Dino” nella sua Sardegna
Da come vedo nella foto, non sembra neanche che avesse 74 anni era abbastanza giovanile.
Mi dispiace che riposi in pace Dino.
Condoglianze a tutta la famiglia Musa.
Un caro saluto a tutti di SU NURAGHE.
I soci e le famiglie del Circolo Shardana esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia del caro Dino, e si uniscono al loro dolore.
Mi è giunta la notizia alcune ore fa.
Mi rattrista molto, Dino era una brava persona, come tutti quelli che frequentano i Circoli Sardi.
Mi unisco agli amici sardi in questo triste momento.
Un caro saluto.
Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo e di stimarlo come meritava.
Che la Sua terra natia gli sia leggera.