Martedì 28 aprile ore 21:00, laboratorio linguistico in collegamento Skype con l’Argentina.
Uso della lingua materna nella poesia, tra storia, cultura e cronaca del tempo presente – fatti del giorno, “de die in die” nei versi di Tore Spanu – testi in “Limba” per imparare a leggere e scrivere in sardo e in piemontese, anche per chi non è o non parla sardo o piemontese, ma conosce ed usa la lingua materna anche diversa dal sardo o dal piemontese – traduzione in piemontese letterario nella versione di Brandé a cura di Sergi Girardin, di Caraglio (Cuneo), resa in Castigliano da Matteo Rebuffa, di Candelo – coordina Biagio Picciau.
Ogni poesia è illustrata da immagini di piante che crescono sul litorale di Alghero, realizzate da Davide Marras: corredate da nome scientifico, nome italiano e nome sardo delle singole piante raffigurate, per arricchire la conoscenza botanica delle piante che crescono sull’Isola.
Il cappello introduttivo a ciascuna poesia è già opera di Tore Spanu: è parte autentica della poesia stessa.
È poesia in una particolare lingua italiana, dalla quale traspare evidente l’impronta della lingua madre, sa limba mama. Tore Spanu, ed è giusto così, pensa in sardo, e in italiano traduce il suo sardo, quello radicato nella sua mente, ma prima ancora nella sua anima, nel suo cuore.
Nel suo dire affiorano, e restano – e sono la sua bellezza -, le a volte discordanti sequenze che di sardo profumano: altra sintassi e, a volte, un singolare uso della lingua italiana – autentico, privo di artifici voluti, spontaneo -, sempre trasmutata dae sa limba de su coro, che trascende nelle parole usate. È già poesia, come lo è, evidente dalla struttura metrica, la poesia, che subito inizia, e che completa i concetti annunziati in apertura; a volte dicendoli con parole altre e altrettanto poetiche.
E così è bello che debba restare questa affettuosa introduzione, che parla e dice assai e bene dell’Autore stesso.
Lingua del cuore, prima che della regola: e come tale va accettata, con rispetto.
Roberto Perinu
Il rispetto rappresenta il punto saldo della nostra esistenza. Attraverso questo sonetto nasce un esempio, per primo ricordando che la razza umana è una sola e, se il mondo è così bello, lo è grazie alla diversità. Poi, come paradosso o metafora, si fa l’esempio del cibo alimento quotidiano, trattando bene tutti gli utensili di cui abbiamo bisogno, per poi gustare la sana cucina. Questo rapporto speciale di rispetto di cui non possiamo fare a meno dovrebbe essere tra tutte le razze del mondo senza distinzione alcuna.
Rispettu
Est una sa razza umana! Ammentade,
Pro chie ancora no l’at cumpresa
Si su mundu est pienu de bellesa
Est pro meritu de sa diversidade.
Cando est apparitzada una mesa
B’at trastes donzi tipu e calidade
De tótu si at bisonzu, pensade!
E los trattamos cun delicadesa.
E sunt variopintos sos colores
Chi mudant de sa banca s’alimentu,
E appagat cun tótu sos sabores
Su bonu viver’ cun su cundimentu,
Inue naschent sos mezzus amores
In su rispettu… sèna patimentu!
Tore Spanu /Frearzu /2020
Rispetto
È una la razza umana! Ricordate,
Per chi ancora non l’ha capita
Se il mondo è pieno di bellezza
Il merito è della diversità.
Quando una tavola è imbandita
Ci sono utensili di ogni tipo e qualità
Si ha bisogno di tutti, pensate!
E li trattiamo con delicatezza.
Variopinti sono i colori
Che abbelliscono della tavola il cibo,
E ci appaga con tutti i sapori
Il buon vivere con il condimento,
Dove nascono i migliori amori
Nel rispetto…senza patimento!
Rësgoard
La rassa uman-a a l’è un-a! Arcordev-lo,
Për chi ch’a l’ha ’ncó pa capilo
S’ël mond a l’é ’mborà ’d blëssa
Ël mérit a l’é dla diversità.
Cand ch’e na tàula a l’é parà
A-j son d’utiss ëd minca sòrt e qualità
I në j’oma da manca ad tuti, vard’ën pò!
E i-j tratoma con ëdlicadëssa.
Variolà a son ij color
ch’angiolivo ’l mangé an sla tàola,
E an artorna con tut’ij sò savor
Ël bon vive con ël bagnèt
Andova a s-ciòdo j’amor ij pì soasì
Ant ël rispet … sensa sagrin!
Respeto
¡La raza humana es una! Recuerden,
aquellos que aún no lo han entendido,
si el mundo está lleno de belleza,
el mérito es de la diversidad.
Cuando la mesa Está puesta
Hay utensilios de todo tipo y calidad.
¡Los necesitan todos, piénsenlo!
Y los tratamos con cuidado.
Variopintos son los colores
que embellecen la comida en la mesa y
nos satisface con todos los sabores.
Buen vivir en sazón,
donde nacen los mejores amores
dentro del respeto … sin sufrimiento!
Nell’immagine: Allium triquetrum L. Nome italiano, Aglio triquetro. Nome sardo, Appara de maju, Porru de campu (foto di Davide Marras, Alghero).