Casa Sardegna a Biella, 300 anni di storia comune, Maggio

Sardi di Biella a Nuraghe Chervu

Nel 300° Anniversario dell’unione tra Piemonte e Sardegna, le immagini di Nuraghe Chervu, pubblicate in Su Calendariu 2020, edito dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, ci accompagnano con cadenza mensile tra pagine di storia locale e nazionale – Laboratorio linguistico di storia e di cultura sarda a Biella – Martedì 26 maggio, ore 21 in collegamento internazionale con il Circolo sardo di La Plata.

La Brigata “Sassari”, «Sa vida pro sa Patria».

In occasione della Grande Guerra, al fronte, nella lunga e logorante guerra di trincea, i Sardi, dopo secoli, trovarono nel simbolo dell’antico Regno sardo un’espressione d’identità e di unità nella Nazione Italiana, diventata la Patria più grande.
In omaggio alla seconda città della Sardegna, il 1° Marzo 1915 fu costituita la Brigata “Sassari”, composta da 6 mila uomini con reclutamento prevalentemente su base regionale, articolata su 2 reggimenti di Milizia Mobile: il 151°, a Sinnai (CA) – con Quadri tratti dal 46° Reggimento Reggio di stanza a Cagliari – ed il 152°, a Tempio Pausania (SS) – con Quadri tratti dal 45° Reggimento Reggio, di stanza a Sassari. Ciascuno di essi era composto da 3 battaglioni, ognuno suddiviso in 4 compagnie da 250 uomini ed una sezione mitragliatrici.  Erede delle tradizioni del Reggimento di Sardegna, a sua volta discendente del leggendario Terçio de Çerdeña di epoca spagnola, la Brigata assunse il vessillo dei “Quattro Mori” – con incorporato, al centro, l’emblema dell’aquila con lo scudo sabaudo – ed il motto «Deus et su Re» e «Sa vida pro sa Patria».
I due reggimenti, impiegati sul fronte dell’Isonzo a partire dal 20 Giugno, presero parte attiva alle battaglie di Bosco Cappuccio, di Bosco Lancia e di Bosco Triangolare e, nel novembre 1915, espugnarono gli imprendibili trinceramenti delle Frasche e dei Razzi, meritando sul Bollettino del Comando Supremo il titolo d’onore e la citazione, primi fra tutte le unità dell’Esercito. Determinante e continuo fu il ruolo della “Sassari” durante tutto il conflitto, nella resistenza lungo il Piave e fino alla vittoria finale di Vittorio Veneto del 1918, ottenendo, nel 1920, un’ulteriore medaglia d’oro alla bandiera e la citazione sul Bollettino del Comando Supremo dell’Esercito.

Gianni Cilloco

Nell’immagine: Sardi di Biella, nativi e di seconda e terza generazione a Nuraghe Chervu

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