Casa Sardegna, orti e giardini isolani ai piedi delle Alpi biellesi

La Sardegna negli orti, nei giardini e nei balconi biellesi

Attività sociale quotidiana del Circolo Culturale Sardo di Biella in tempo di pandemia.

Le restrizioni che si protraggono nel tempo hanno permesso alla Comunità sarda che vive all’ombra del Mucrone di sperimentare nuove forme di socialità, strategie per stare insieme, sebbene in forma virtuale. Con il “tutti costretti in casa e distanziati”, sì è così sviluppata una maggiore familiarità con i nuovi dispositivi informatici, principalmente con il cellulare sempre più impiegato, non solo per comunicare tramite la voce, ma anche attraverso immagini e brevi filmati. In queste condizioni, anche i meno esperti – nati ancora quando la televisione era in bianco e nero e non erano necessari decoder per vedere i programmi – hanno adattato i loro telefonini per condividere immagini della quotidianità e dell’ambiente circostante, scavalcando, così, i muri di tante solitudini.
Centinaia di immagini, tessere di un complesso mosaico che raccontano una inedita realtà biellese vista da parte di chi è nato, ama la Sardegna o ha ascendenze isolane, sono state postate nei gruppi WhatsApp attivati dal Circolo Culturale sardo di Biella per tenere rapporti diretti e costanti, aggiornando gli associati. Tra queste è possibile osservare la costante presenza di specie botaniche mediterranee coltivate negli orti, nei giardini domestici o nei vasi sui balconi, associate a diverse tecniche agronomiche.
Un fascino speciale che rimanda ai colori e agli esclusivi sapori dell’Isola che in “sa pompìa” trova l’apice: agrume unico al mondo al centro di recenti studi scientifici. Piante, per altro, da tempo presenti anche ai piedi delle Alpi, come quelle dell’illustre Parco Burcina “Felice Piacenza”, voluto dall’industriale biellese, nato quando il Piemonte era Regno di Sardegna e la futura Italia era ancora nella mente e nel cuore di patrioti, carbonari e fra massoni. Giardino storico di famiglia, oggi Riserva Naturale Speciale con Legge della Regione Piemonte. Una vera e propria perla della natura addomesticata in cui, accanto all’area mediterranea formata da cisti, corbezzoli e mirti di Sardegna, sono incastonati rododendri associati ad esemplari arborei originari del Caucaso, dell’Himalaia, dell’America e del più vicino Libano: uno spettacolo della natura che in questi giorni di maggio offre una stupenda fioritura dal bianco al rosa, fino alle tonalità scure del rosso e del viola.
All’eccezionale concentrato di bellezza dovuto alle diversità botaniche che fanno ricco il territorio, ben al di là dei confini locali, ben si associano gli orti e il giardino diffuso della comunità sarda di Biella. Nella terra di adozione, con amore si coltivano finocchietto e carciofo selvatico, accanto a cardi per “bagna cauda”, biellese, con il cuore rivolto verso quella di origine in sorprendente sposalizio di culture e colture.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: mosaico “La Sardegna negli orti, nei giardini e nei balconi biellesi”

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