Na paròla piemontèisa al mèis, settembre / stèmber: “G” come “Gagiura”

Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi

incipit G in Missale Magnum Festivum Domini Georgii ChallandiI vocaboli in lingua piemontese letteraria, illustrati da preziosi capilettera tratti dal Missale Magnum Festivum Domini Georgii Challandi, codice miniato del XV secolo, conservato ad Aosta, sono inseriti nel Laboratorio linguistico di storia e cultura sarda e piemontese del Circolo “Su Nuraghe” di Biella, per imparare a leggere e scrivere nella lingua della terra di accoglienza.
A son ëd paròle a la bon-a deuvrà ant un contest poétich conform a la tradission ëd “La bela scòla dij Brandé”, sërnùe e cudije da Sergi Girardin (Sergio Maria Gilardino) – Sono parole adoperate in contesto poetico nella tradizione letteraria dij Brandé, a cura di Sergio Maria Gilardino. La litra “G” cmè ch’i la trovoma al dësbut ëd la paròla “Gagiura”, vale a dire: la lettera “G” illustra la parola “Gagiura”.
Gagiura s.f. 1 impegno 2 scommessa || … e torna a l’é përdùa toa gagiura ’d seugn [Clivio] = e di nuovo è persa la tua scommessa di sogno ® [etimologia: dal francese engager, che significava “obbligare con pegno”, dal germanico francone waddi].
[Ortoepia: la parola “gagiura” ha l’accento tonico (non indicato qui perché cade sulla seconda vocale di un dittongo crescente in sillaba tonica) sulla “u”. La prima “g” ha un suono gutturale, come nella parola italiana “gorgonzola”, mentre la seconda si pronuncia come nel nome proprio diminutivo “Gigi”. La vocale “u” è pronunciata alla francese, ovvero come la vocale “ü”, sormontata dalla dieresi, in tedesco (Umlaut). Il suono della “u” italiana, nella grafia storica della lingua piemontese, viene graficamente rappresentato dalla vocale “o” senza accenti].
Il campo semantico coperto dalla parola piemontese “gagiura” copre sia il significato 1 (impegno) che il significato 2 (impegnarsi tramite promessa o scommessa). Qui, in questi versi di Gianrenzo Clivio, l’usueta valenza semantica è attenutata in quanto la “gagiura” è stata persa in un sogno, quale che poi sia il significato esatto che il poeta intendeva dare a questa parola in questo contesto.

Nell’immagine: l’incipit “G”, in Missale Magnum Festivum Domini Georgii Challandi (sec. XV), Priuli e Verlucca 1993, copia facsimile posseduta a Biella dal Comm. Mario Coda.

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