Realizzata a modano durante questi mesi di restrizioni, una nuova tovaglia a filet, opera di Laura Caterina Rossetti di Borriana, va ad arricchire il corredo sacro del santuario di Santa Maria di Oropa.
Sul davanti, al centro del manufatto, la sigla “V M R O” a significare “Vergine Maria Regina di Oropa”, con le lettere appaiate e suddivise a lato di una stella ad otto punte. Ricamato in filo dorato, il simbolo geometrico identificativo di Oropa è ripetuto, alternato a rose fiorite e in boccio, continuando con stelle e piccoli fiori, nella parte rivolta verso il celebrante. Lo sviluppo totale è di oltre sette metri di lunghezza. Un lavoro impegnativo realizzato con l’antico grande telaio sardo che fu di suor Maria Battistina, al secolo Caterina Sotgiu, “Pietatina” di clausura a Biella dal 1939, donato alla nipote “zia” Antonietta Sotgiu di Bosa (Oristano), iniziatrice del laboratorio di filet di Su Nuraghe al quale la ricamatrice di Borriana partecipa da sempre.
Accompagnata da Italo Maggia, diacono nella parrocchia di Ponderano-Borriana e da Battista Saiu, presidente del Circolo sardo di Biella, Laura Caterina è stata accolta da monsignor Salvatore Pompedda di Ozieri (Sassari), collegiale di Oropa, e ha consegnato il dono direttamente nelle mani di suor Caterina. Alla religiosa originaria dell’India, che presta servizio nel santuario cuore pulsante dei Biellesi, è affidato il compito di provvedere all’ordine e al cambio del corredo sacro.
Sull’altare del sacello eusebiano, la nuova tovaglia verrà utilizzata il prossimo sabato 21 novembre, festa della presentazione di Maria al Tempio; momento – in questi tempi difficili – di preghiera di intercessione e di suffragio per tutti coloro che ci hanno preceduto e che, nel nome di Maria, ci hanno voluto bene.
Eulalia Galanu
Nell’immagine (da sinistra): diacono Italo Maggia, Laura Caterina Rossetti, mons. Salvatore Pompedda e suor Caterina presentano la tovaglia al filet sull’altare del sacello eusebiano di Santa Maria di Oropa