Nonostante l’anno che stiamo vivendo, così difficile e denso di preoccupazioni per le nostre comunità, i Sardi di Biella hanno comunque voluto ricordare la ricorrenza del IV Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, rinnovando un gesto che si perpetua ormai da molti anni. Nell’area monumentale di Nuraghe Chervu, dinnanzi alla pietra che ricorda i Caduti sardi e i Caduti biellesi durante il Primo conflitto mondiale, è stato deposto un omaggio floreale composto da fiori bianchi e rossi, gli stessi colori delle mostrine della gloriosa Brigata “Sassari”.
Al ricordo dei 3.121 Caduti nel territorio dell’attuale Provincia di Biella, di cui 523 nella sola città capoluogo durante i 1.263 giorni di guerra, si associa quello dei figli di Sardegna in gran parte incorporati nel 151° e 152° Reggimento Fanteria Brigata “Sassari”.
Fin da subito messa in servizio al fronte nella Prima guerra mondiale, la Brigata “Sassari” viene citata sul Bollettino del Comando Supremo come migliore unità, per le sue azioni eroiche, ottenendo nell’arco di una sola campagna di guerra 2 Medaglie d’Oro al Valor Militare alla Bandiera per ciascun reggimento, caso rimasto unico nella storia dell’Esercito Italiano.
La moderna ricostituita Brigata Meccanizzata “Sassari”, caratterizzata dall’arruolamento regionale, in gran parte formata da giovani provenienti dalla Sardegna, è una delle Grandi Unità che la Forza Armata annovera fra le “Forze di Proiezione”, attualmente impiegata nella “Missione UNIFIL” nel Sud del Libano, al comando del Gen. B. Andrea Di Stasio, comandante della Brigata “Sassari”.
Alzando il Tricolore a Nuraghe Chervu, l’attenzione e l’affetto dei Sardi dell’Altrove verso la “Sassari”, vuole essere memoria e ricordo per i morti di ieri e il sacrificio di oggi anche attraverso l’omaggio floreale scelto e donato dalle famiglie Bosincu e Carta che, nel ricordo, accomunano anche quello dei loro cari defunti.
Bernardina Fois
Nell’immagine: Giovanni Carta, Sardo di seconda generazione, depone fiori a Nuraghe Chervu.