Con l’arrivo di quella di Voltaggio (AL) prosegue l’afflusso a Biella delle pietre della memoria della Grande Guerra. L’iniziativa promossa dal Comune e dal Circolo Culturale Sardo cittadino “Su Nuraghe” è volta a realizzare una vasta pavimentazione di lastre di “riuso”, con inciso il nome della località di provenienza e il numero dei Caduti nella Prima guerra mondiale. Le pietre della memoria, provenienti da tutti i Comuni d’Italia, verranno collocate – insieme con le altre 250 già posate nel marzo dello scorso anno – nell’area monumentale Nuraghe Chervu di corso Lago Maggiore, alle porte della città.
Il progetto ha lo scopo di ricordare i Caduti e coltivare la memoria di quella lontana guerra che, conclusasi ormai più di cento anni fa, ha inaugurato e segnato in modo terribile il “secolo breve”. Per evitare che col passare delle generazioni il ricordo del sacrificio di milioni di persone (in Italia i morti furono circa un milione e 200 mila, tra militari e civili) scivoli lentamente nell’oblio, anche il comune di Voltaggio, in provincia di Alessandria, con i suoi 43 Caduti, ha voluto dare il suo contributo all’iniziativa.
«La pietra spedita a Biella – spiega il sindaco di Voltaggio Giuseppe Benasso – è una lastra di Luserna, già utilizzata sulla pubblica via, e porta inciso il numero 43, tanti quanti furono i Voltaggini morti al fronte tra il 1915 e il 1918».
Riccardo Pozzo
Nella foto: il sindaco di Voltaggio, Giuseppe Benasso e il vice sindaco, Maurizio Luigi Bisio, entrambi nipoti di ex Combattenti della Prima Guerra Mondiale (Emilio Bisio 1886-1964 nonno materno del sindaco e Luigi Bisio 1898-1979 nonno paterno del vicesindaco). [Foto scattata prima dell’emergenza Coronavirus]