Ritornano “sos nenneres”, il grano sardo del Giovedì Santo

Nenneres a Biella. Oropa, mons. Savatore Pompedda con suor Caterina e Teresa De Tiana di Alghero.

Durante la giornata di Giovedì Santo, 1° aprile 2021, “sos nenneres”, piatti di grano germinato al buio, sono stati portati in alcune chiese della Diocesi di Biella per decorare i “Sepolcri di Gesù”.
Nei tre giorni che precedono la Pasqua, anche le campane tacciono per lutto, favorendo raccoglimento e riflessione per la morte del Redentore. Seguendo un’antica tradizione radicata in tutto l’universo cristiano, la IV Domenica di Quaresima, detta di “laetare”, semi di frumento, di lino, di ceci o di lenticchie vengono messi a germinare al buio per essere poi portati in chiesa durante i riti della Settimana Santa per ornare ed onorare l’altare del Santissimo Sacramento.
Gesti di pietà popolare che, all’interno della Comunità sarda di Biella, vengono mantenuti, tramandati e ripetuti; resi pubblici attraverso l’offerta di “sos nenneres” nelle chiese delle parrocchie di appartenenza. Nonostante le difficoltà di movimento dettate da regole sanitarie sempre più stringenti, a Biella, il dono di nuovi germogli, simboli di vita al di là della morte spirituale e materiale, è stato portato in cattedrale, in basilica di San Sebastiano e in altre parrocchie.
Ad Oropa, santuario particolarmente caro ai Sardi e ai Biellesi, “sos nenneres” sono stati consegnati direttamente nelle mani di mons. Salvatore Pompedda, di Pattada (Sassari), collegiale di Oropa, e di suor Caterina, religiosa originaria dell’India, in servizio al santuario, con il compito di curare l’ordine e la cura del corredo sacro. Sui panchetti e sulla balaustra dove sono stati posati “sos nenneres”, i preziosi velluti rossi donati da Angiolina Teresa Buratti, contessa de La Malpenga. Sull’altare, una raffinata tovaglia a filet illustrante l’Ultima cena. Biellesi e Sardi uniti nei doni. Ricamata a filet sarà la tovaglia donata dalle donne di Su Nuraghe che, domenica di Pasqua, sarà posta sull’altare del sacello eusebiano.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: Nenneres a Biella. Oropa, mons. Savatore Pompedda con suor Caterina e Teresa De Tiana di Alghero.

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