Laboratorio linguistico da remoto tra Biella e La Plata (Argentina)

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Martedì 25 maggio 2021, alle 21:00 ora italiana, ore 17:00 dall’altra parte dell’oceano, continuano gli appuntamenti mensili tra il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella e il Circolo Sardo “Antonio Segni”, di La Plata (Argentina) attraverso il Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”.

Due realtà dell’emigrazione italiana organizzata che si incontrano a seguito del gemellaggio siglato a Villa La Malpenga di Vigliano Biellese nell’autunno pre pandemia. Appuntamenti in modalità virtuale, grazie a nuovi strumenti e piattaforme social che permettono di accorciare distanze una volta difficili da superare, permettono di rafforzare radici culturali e identitarie con la Patria di origine attraverso l’uso della lingua materna contemporanea. Quello del Circolo biellese con l’argentino Circolo sardo di La Plata è progetto a regia regionale su indirizzo assessoriale di Alessandra Zedda, Assessore del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna e vice presidente della Regione Sardegna, inserito in “Casa Sardegna”, vasto e articolato progetto regionale, ben esplicitato nelle parole del presidente Christian Solinas che, presentando indicazioni di indirizzo di governo regionale, ha affermato: “Vogliamo rafforzare il legame con i tanti Sardi nel mondo che sono custodi della tradizione e della cultura millenaria della nostra Isola e ambasciatori della sua migliore immagine, perché ovunque siano andati a vivere si sono connotati per il loro profondo senso del dovere, del rispetto e della lealtà”.
Valori che si sostanziano nei testi utilizzati per il Laboratorio linguistico, tra cui i “Proverbi africani” di padre Oliviero Ferro di Plello di Borgosesia, tradotti in Sardo campidanese da Giulio Solinas, da don Roberto Rotondo e da Gesuino Murru e le poesie di Nicola Loi di Ortueri, di Roberto Canu di Ozieri, di Antonio Carta di Atzara, di Tore Spanu di Pozzomaggiore, di Tonino Mulas di Dorgali, di Giulio Solinas di Quartu Sant’Elena e di Luciano Sechi di Magomadas.
Testi in “Limba”, in prosa e in poesia, per imparare a leggere e scrivere in sardo e in piemontese, anche per chi non è o non parla sardo o piemontese, ma conosce ed usa la lingua materna anche diversa dal sardo o dal piemontese grazie alle traduzione in Piemontese letterario nella versione dij Brandé a cura di Sergi Girardin di Caraglio e quella in Castigliano resa da Matteo Rebuffa, di Candelo.

Eulalia Galanu

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