Biella città dell’orso: orsi sardi e orsi alpini, conversazione con Battista Saiu

S'urtzu l'orso del Carnevale di Samugheo

Lunedì 12 luglio 2021, alle ore 21, a Graglia, nel Casolare dei Campra, in via Canale, 3 – XXI edizione di “Vita d’Artista” – incontri – conferenze – musica – dibattiti – proiezioni di immagini – rinfreschi – ingresso libero e gratuito – prenotazione obbligatoria, tel.: 0152593649 – 3395405600

Tra gli appuntamenti che caratterizzano l’estate biellese, la XXI edizione di “Vita d’artista”, ospitati nella bella cornice della “ca’ di Celeste e di Rosa”, casa a corte caratteristica dell’architettura biellese, messa a disposizione dal presidente dell’Università della Terza Età, Giuseppe Alfredo Campra, psicoterapeuta originario della Valle Elvo, residente a Torino.
Per tutto il mese di luglio si alternano studiosi e artisti di cultura locale, sindaci e parroci, medici, farmacisti e musicisti, presidi, maestri e docenti di diverse discipline, agronomi e architetti, fotografi e viaggiatori; presenteranno i frutti delle loro ricerche, delle loro passioni, delle loro professioni, delle loro conoscenze.
La ricca rassegna, inaugurata dal sindaco di Muzzano, Roberto Favario e dal parroco di Graglia, don Paolo Dall’Angelo, anche quest’anno – martedì 12 luglio, alle ore 21:00 – vedrà la presenza dell’antropologo Battista Saiu che svilupperà il tema: “Biella città dell’orso: orso di Samugheo e orsi alpini”, partendo dalla pubblicazione di un suo contributo a “Il risveglio dell’orso occitano, miti e riti del selvatico alpino”, a cura di Piercarlo Grimaldi e Fulvio Romano, recentemente pubblica da Omega Edizioni, con il contributo della Regione Piemonte.
L’orso folclorico è ancora parte, talvolta attiva, di quello straordinario patrimonio mitologico che definisce le terre non solo dell’Occitania, con permanenze di riti e simboli precristiani in località come la Sardegna cristianizzata dove l’animale orso non sarebbe mai esistito.

Salvatorica Oppes

Nell’immagine: “S’urtzu” l’orso del Carnevale di Samugheo (Oristano); due leoni atterrano due orsi posti sulla facciata della chiesa parrocchiale di Ardauli (Oristano), a significare vittoria del leone (Cristo) sull’eresia raffigurata dall’orso.

due leoni atterrano due orsi posti sulla facciata della chiesa parrocchiale di Ardauli

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