Ricevimento istituzionale il 18 agosto 2021 a Biella nella sala consiliare di Palazzo Oropa
Hanno percorso oltre 400 chilometri per il loro primo viaggio a Biella per consegnare la pietra di memoria che andrà ad incrementare il lastricato dell’area monumentale di Nuraghe Chervu. Su di essa è scolpito il nome del comune e il numero dei Caduti di Prata Camportaccio (Sondrio), durante il Primo conflitto mondiale.
Una nutrita delegazione di amministratori del comune lombardo al confine con la Svizzera – composta dal Sindaco Davide Tarabini, dagli assessori Cristina Lucchinetti e Giorgio Scaramella e dai consiglieri Lori Gianoli, Lara Meloni, Giulio Perrotta e Flavio Rigon – è stata accolta a Biella dal sindaco Claudio Corradino e dall’assessore Silvio Tosi.
Il Sindaco Tarabini ha consegnato il dono lapideo, come consuetudine davanti al Battistero, nelle mani dell’assessore Silvio Tosi in fascia tricolore, incaricato dal sindaco in rappresentanza della Città di Biella.
“Al suo fianco – riporta la nota stampa del Comune di Biella – Battista Saiu, presidente del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe, promotore dell’iniziativa, sempre più condivisa ben oltre i confini locali, della realizzazione dell’imponente monumento ai caduti, costruito dalle ‘pietre’ donate dai comuni italiani”.
Sulla piccola lastra, una beola grigia venata di verde proveniente dalla località Splughetta in Vallespluga, è incisa anche una stella incorniciata di alloro in rappresentanza del Caduto della Prima Guerra Mondiale Tenente di Fanteria, Comandante del 127° reggimento della brigata “Firenze”, Comandante reparto zappatori 3a compagnia, Mario Del Grosso, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.
La stella, uno dei tre elementi che caratterizzano la Repubblica Italiana, vuole ricordare anche la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto, recentemente conferita dal Comune di Prata Camportaccio nel centenario della traslazione e “Sepoltura della Salma di un Soldato Ignoto” (Legge del 4 agosto 1921).
Memoria condivisa che a Biella trova un momento concreto di incontro e partecipazione.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine, l’assessore Silvio Tosi riceve la pietra di memoria dal sindaco Davide Tarabini.