Sabato 11 settembre, ore 18.00 – 20.00, in via Salita di Riva 3, a Biella, Woolbridge Gallery (ex Lanificio Pria), inaugura Wool Gems, “Gemme di lana”, mostra interamente al femminile, con opere di artiste sarde contemporanee, specialiste nella tessitura tradizionale che si aprono a nuove contaminazione contemporanee. Apertura sino al 31 ottobre dal mercoledì alla domenica dalle 10.00/12.30 alle 14.30/19.00. Ingresso libero.
Dopo la recente nomina di Biella Città Art & Craft Unesco, Woolbridge Art Gallery di Biella presenterà la nuova rassegna espositiva Wool Gems con arazzi sardi realizzati da Studio Pratha
Studio Pratha porta in mostra una grande serie di opere uniche, che si collocano al confine tra l’arte e il savoir-faire legato alla tradizione millenaria della tessitura sarda. Gli artisti tradizionali, insieme ai creativi contemporanei, hanno ideato le opere di questa mostra, portando lo spettatore in un mistico connubio di forme e colori.
Negli arazzi di Studio Pratha, la lana, che da sempre contraddistingue la città di Biella, diviene un mezzo espressivo rivolto a un’arte contemporanea, che attinge alle fonti di una tradizione di tessitura stilistica ben radicata, ispirata da correnti artistiche storiche e aperta a nuove influenze.
È dalla contaminazione con la corrente dello stile Bauhaus che prende forma la serie All you need, divenendo nuova arte e svelando per la prima volta l’anima dell’opera, mediante la sperimentazione dell’ordito a vista riproposta anche nelle altre serie dall’artista Laura Lai. Sempre appartenente alla serie All you need, l’opera Thank you, omaggio al Premio Nobel Grazia Deledda, dove lo sfondo Bauhaus è arricchito da una pioggia di lettere che mostrano in maniera immediata la differenza tra le parole: un palese rimando al Futurismo.
Ripercorrendo la storia del Novecento, furono per primi gli artisti del movimento Futurista – Balla, Severini, Depero – a sperimentare e trasporre i disegni sui tessuti. O ancora Alighiero Boetti, tra i più noti artisti italiani, insieme a Maria Lai, che scelsero di operare principalmente sul tessuto, aprendosi a un nuovo tipo di opera, riconosciuta anche come Fiber Art.
All’inizio degli anni ’80, questo connubio proseguì e diversi furono gli artisti sia italiani che internazionali – citiamo in primis Mario Schifano, Joan Mirò, Bruno Munari e Nathalie du Pasquier – che si innamorarono della resa artistica e vollero vedere trasposti i propri disegni su tecniche arcaiche e pregiate, come quella risalente alla tessitura sarda.
Una su tutte, l’artista sarda Maria Lai, che per la sua intera carriera ha espresso la sua arte amanuense, poetica, attraverso la tessitura. Valgano la serie dei Libri cuciti e dei Telai onirici: definite dalla critica «scatole velate da una pioggia di fili sul cui fondo compaiono scampoli di stoffa, figure e schizzi di telai-teatrini». Fili e stoffe diventano nuovi componenti d’uso per gli artisti.
Con Studio Pratha, l’arazzo prosegue in questa lunga tradizione artistica italiana, fieramente sarda, ne svela la preziosità delle sue opere uniche, merito del lavoro legato alla tradizione e delle nuove collaborazioni con artisti contemporanei.
Woolbridge Gallery
Informazioni: contact@woolbridgegallery.com
Nell’immagine, Biella, Woolbridge Gallery (ex Lanificio Pria), allestimenti Wool Gems.