Da Biella, che nel corso del 2019 ha ottenuto il riconoscimento di “Città Creativa UNESCO”, l’appoggio al Comitato “La Sardegna verso l’UNESCO” affinché l’Isola con il suo patrimonio paesaggistico, archeologico, storico, artistico e culturale diventi patrimonio dell’umanità.
Scelte tra oltre 15.000 fotografie, 377 tessere a rappresentare tutti i comuni dell’Isola, compongono i dodici mosaici che illustrano Su Calendariu 2021 edito dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella in collaborazione con la Fondazione di Partecipazione Nurnet – La rete dei Nuraghi
La carenza, e in rari casi l’assenza di emergenze nuragiche in alcune aree, è in relazione con i suoli sottoposti a interventi di bonifica e di spietramento, aree fortemente urbanizzate, o siti in cui i resti sono ancora interrati e dunque non evidenziati. Altri ritrovamenti, attestando una notevole continuità insediativa, talora dal Neolitico sino ad oggi, si trovano sotto gli abitati attuali (es. San Sperate, Decimoputzu), mentre a volte, all’interno del perimetro urbano, sono ancora presenti strutture nuragiche. Questi monumenti rispondono ai requisiti dell’autenticità e dell’integrità, perché descritti e documentati in una notevole mole di pubblicazioni scientifiche e non sottoposti a moderni restauri invasivi. Il loro numero è peraltro soggetto a qualche inevitabile mutamento, determinato dal procedere di nuovi studi ed indagini, nonché dai censimenti in corso di elaborazione sui singoli territori comunali.
Marco Chilosi
Nell’immagine, mosaico di nuraghi con al centro “Nuraghe Appiu”, Villanova Monteleone (Sassari), foto di Giovanni Sotgiu