Su Nuraghe e Università di Milano: convegno internazionale a Biella su Lingua, Identità, Migrazioni

convegno Lingua, Identità, MigrazioniSabato 27 novembre 2021, con inizio alle ore 9:00, il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, in collaborazione scientifica con la Università degli Studi di Milano, organizza il Convegno internazionale Lingua, Identità, Migrazioni presso il Salone dell’Hotel Bugella, in via San Giuseppe Cottolengo, 65- Biella – In apertura della giornata di studi, prima dei saluti istituzionali, le Voci di Su Nuraghe, intoneranno l’Hymnu Sardu Nationale.

Il convegno “Lingua, Identità, Migrazioni” intende fare il punto delle iniziative a finalità linguistica a cinque anni dall’inaugurazione del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli (30 aprile 2017), di Pettinengo unico bene extraterritoriale della Regione Autonoma della Sardegna, donato alla comunità sarda di Biella da emigrati piemontesi in terra biellese.
L’incontro – sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, patrocinato dall’Università degli Studi di Milano, dal Comune di Pettinengo e dalla Città di Biella – mette a fuoco l’aspetto linguistico emerso nell’ambito di un più ampio progetto demo-etno-antropologico svolto sul territorio biellese: cardine dell’indagine linguistica la direzione scientifica affidata dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” alla prof. Chiara Meluzzi, prima alla Scuola Normale Superiore di Pisa, poi all’Università degli Studi di Pavia, oggi alla “Statale” di Milano. Sotto la sua guida, gli studenti del suo Corso di laurea hanno svolto attività di ricerca confluita nei loro lavori di tesi.
L’indagine, inserita nell’attività didattica curricolare, è stata condotta sul campo sia all’interno della comunità dei “Sardi dell’altrove” – che vivono fuori dai confini dell’Isola (in questo caso particolare quelli di Biella) – sia nella Scuola pilota “Aglietti” di Cossato e nella Scuola Primaria “Cesare Pavese” di Verrone. Sono emerse testimonianze di vita: particolarmente interessanti e coinvolgenti per il forte pathos narrativo, le storie di migrazione narrate direttamente in classe dai protagonisti a figli, nipoti e bisnipoti. I dati raccolti, in Italiano, conservano elementi vernacolari, base di partenza per la successiva somministrazione di test linguistici. Grazie a questo lavoro, l’archivio immateriale del Museo delle Migrazioni si è arricchito di un composito passaggio intergenerazionale del testimone identitario, dove determinante risulta l’elemento linguistico, proprio perché impiegato senza sollecitazione dei testimoni.
Quelle che vengono presentate sono le prime risultanze di un lavoro sostenuto, fin dall’inizio, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Regione Piemonte, dal Comune di Pettinengo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
Lavoro in divenire che origina dall’Autorizzazione diocesana (10 aprile 2005), con la quale il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” salvava, ridonandolo alla comunità, il seicentesco oratorio adiacente al Museo delle Migrazioni, liturgicamente intitolato ai santi Grato d’Aosta e Eusebio da Cagliari: spazio non solo fisico, ma luogo di incontro tra fede e identità.
Valga, a titolo dimostrativo, l’esperienza (maggio 2019) di preghiere in piemontese e in lingua sarda, da cui sono derivate quelle in “pecnenghese” (da Pechneng, Pettinengo), variante linguistica del Piemontese parlata a Canton Gurgo.
In qualità di presidente del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, sono onorato di porgere a tutti un caloroso benvenuto e un fervido augurio di buon lavoro!

Battista Saiu

Pieghevole

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