Scritta in caratteri d’oro, è la pietra locale che l’Amministrazione comunale di Sorso ha fatto pervenire a Biella con il nome del Comune e numero dei Caduti, quasi a compensare lo stato di conservazione delle lastre del monumento originario.
A Sorso (Sassari), in piazza Garibaldi, sul lato destro della Casa comunale, sono affisse due vecchie lapidi con i nomi oramai illeggibili dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, sormontate da rami di alloro e di ulivo. Il primo serto sormonta la scritta dedicatoria, tenuto tra gli artigli da una grande aquila in bronzo, allegoria della Vittoria costata il sangue di 139 giovani Sorsensi o Sorsinchi che dir si voglia.
Memoria successivamente riaffermata con l’erezione di un nuovo monumento in piazza Marginesu dedicato ai Caduti di tutte le guerre. “L’Unità della Nazione e la pace che i nostri padri ci hanno consegnato in eredità – ha affermato il sindaco Fabrizio Demelas durante una recente cerimonia – non possono essere considerate come qualcosa di banale e scontato, ma al contrario una faticosa e a volte dolorosa conquista che è costata il sangue di coloro che si sono battuti per l’una e per l’altra, per l’unità e per la pace”.
Memoria rinnovata in dettaglio con la lista di nomi trascritta sul nuovo monumento “e che – dichiara il presidente di “Su Nuraghe”, Battista Saiu – a Biella verrà rinnovata ancora presso l’area monumentale di “Nuraghe Chervu” accanto alle pietre di altri Comuni italiani“.
Simmaco Cabiddu