Il Comune di Montemurlo ha risposto all’invito della Prefettura di Prato ed ha inviato a Biella una pietra di riuso, proveniente da un’antica pavimentazione di Villa Giamari, che servirà per completare il lastricato di “Nuraghe Chervu”, l’area monumentale dedicata alla Brigata Sassari e ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Il numero riportato sulla pietra – per Montemurlo 63 – indica i caduti della Grande Guerra che ogni Comune ha sacrificato nella lotta per l’unificazione del territorio nazionale. La pietra scelta è particolarmente significativa per la comunità montemurlese, perché proviene da Villa Giamari, storica villa-fattoria del territorio e oggi sede della biblioteca comunale e degli uffici cultura, politiche sociali e scuola.
«Una bella iniziativa, alla quale abbiamo aderito con grande interesse, per onorare la memoria dei nostri 63 concittadini che persero la vita durante la Prima Guerra. – spiega il sindaco Simone Calamai – Con questa pietra, che rappresenta un luogo significativo per la nostra comunità, i nostri soldati saranno ricordati e si riuniranno simbolicamente a quelli degli altri Comuni italiani che hanno aderito a questa importante iniziativa». Nel prossimo autunno è prevista una nuova inaugurazione con la posa delle pietre che stanno continuando ad arrivare a Biella da tutta Italia.
Iniziativa, promossa dal Circolo culturale sardo “Su Nuraghe”, di Biella, è condivisa e sostenuta dalla Prefettura di Biella e dal Comune di Biella.
N.S.
Nell’immagine, il sindaco di Montemurlo Simone Calamai con la pietra che andrà a completare il lastricato di “Nuraghe Chervu”, a Biella