Museo delle migrazioni, anche la natura migra: il Rigogolo

descrizioneMuseo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – Rete Museale Biellese – via Fiume, 12.

Gli allestimenti presenti nel Museo delle Migrazioni permettono al visitatore di rendersi conto che le migrazioni sono un elemento fondamentale della vita di numerosi esseri viventi. Emerge quindi che migrare è una necessità tanto umana quanto animale, e proprio gli uccelli, di cui vediamo qualche esemplare esposto presso la terza sala del museo, ci mostrano l’importanza di questa pratica.

Presso il museo un esempio sicuramente importante è quello del Rigogolo. Si tratta di un uccello di media a taglia, appartenente alla famiglia dei Oreolidi, che raggiunge una lunghezza di circa 20 cm e un peso non superiore ai 70 grammi. Il Rigogolo è un uccello migratore a lungo raggio che tende a migrare anche per 5.000 chilometri, facendo però un’importante tappa di sosta in Italia dove incrementa le sue riserve di grasso. Lo si vede frequentare boschi di pianura, sia naturali come querceti e saliceti, sia artificiali come pioppeti. Il rigogolo è caratterizzato da un marcato dimorfismo sessuale: il maschio presenta un colore giallo-nero, mentre la femmina è distinguibile per le tonalità giallo-verdi più mimetiche, con striature grigie sul ventre. Si tratta di un uccello solitario, che fa coppia solo durante la stagione degli amori, continuamente in viaggio e che per essere difficilmente identificabile canta raramente dallo stesso ramo, spostandosi in continuazione in modo da far perdere i riferimenti a eventuali predatori che lo avessero sentito. Il suo volo è agile e svelto e predilige spostarsi in orari notturni per essere meglio nascosto.

Gli esemplari esposti provengono dalle collezioni donate dal Liceo Scientifico “Amedeo Avogadro” di Biella e dalla Famiglia del dott. Giovanni Rovetti.

Il museo è visitabile tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero e gratuito

Luca Verdina

Nell’immagine, Luca Verdina accanto a Rigogolo

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