L’area monumentale alle porte della città continua ad arricchirsi con nuovi manufatti lapidei provenienti dai Comuni italiani
Tra i diversi comuni italiani che hanno accolto l’invito della Città di Biella e del Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” per completare, con una pavimentazione lapidea composta da pietre di riuso l’area monumentale “Nuraghe Chervu”, giovedì 22 settembre è arrivata in città una nutrita delegazione da Calco guidata del vicesindaco Pietro Pozzoni con gli assessori Roberta Brambilla e Ilaria Ravasi e alcuni componenti del Gruppo Alpini Calco Olgiate. I rappresentanti del paese di poco più di 5mila abitanti della provincia di Lecco, che hanno realizzato la loro pietra con inciso il nome del Comune e il numero di concittadini Caduti durante il Primo conflitto mondiale (36), sono stati ricevuti dal vice sindaco di Biella, Giacomo Moscarola, dal presidente del Circolo sardo, Battista Saiu e da rappresentanti degli Alpini biellesi, capeggiati da Alberto Ferraris.
Sostenuto dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Biella, il lastricato della memoria, che si va componendo ai piedi del “Nuraghe Chervu” in Corso Lago Maggiore, è destinato a diventare nel tempo uno dei monumenti ai Caduti più inclusivi d’Italia, monito perenne dell’assurdità e della crudeltà di tutte le guerre.
Marco Perazzi
Nell’immagine, consegna della pietra del Comune di calco davanti al Battistero di Biella