Parla di attualità la poesia, che Nicola Loi di Ortueri (Nuoro) ha inviato al Circolo Culturale Sardo di Biella. Otto quartine in versi endecasillabi per dar voce alla montante protesta dei Sardi contro l’invasione eolica e fotovoltaica, che vede l’Isola oggetto di nuove razzie da parte di multinazionali, faccendieri e speculatori protetti dall’ombrello europeo della transizione verde.
Se da una parte, la nuova Giunta regionale della Sardegna, guidata da Alessandra Todde, ha approvato il disegno di legge n. 15/A, che decreta per 18 mesi lo stop alla costruzione di nuovi impianti sull’isola, dall’altra, lo Stato centrale di Roma ha convertito in Legge la norma “urbanistica” per la tutela delle «zone E». Norma che non vale per la Sardegna, che ne rimane esclusa. “Una beffa senza precedenti in questo assalto “vigliacco” dello Stato all’Isola del sole e del vento. L’operazione era stata studiata a tavolino, portata a termine senza alcun sussulto, con la complicità di molti e il silenzio di tanti”, scrive Mauro Pili, caporedattore del quotidiano L’Unione Sarda, presidente emerito della Regione Autonoma della Sardegna nel 1999 e dal 2001 al 2003.