Febbraio 2025, una parola sarda al mese: “T” come “TZANDA”

descrizioneRadici e semantica delle parole sarde rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

TZANDA, θanda, aθanda, θranda, tsantsa ‘papavero’ (Papaver rhoeas L.). Questo termine sardo era talmente importante da divenire persino nome muliebre, poi transitato nel cognome Tanda, Tzanda.

Paulis (Nomi Popolari delle Piante in Sardegna 319) intuisce che il fitonimo è prelatino e tiene le distanze dagli accostamenti prodotti dai vari linguisti, compresa la proposta del Pittau (Correnti 1991) di collegare θanda al gr. ánthos ‘fiore’. Tuttavia la prudenza del Paulis è improduttiva perché non conduce ad alcun etimo. Quanto al Pittau, sarebbe stato meglio se avesse rinunciato a cimentarsi con la questione, avendo sbagliato le etimologie di tutti i cognomi della Sardegna.

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Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Febbraio 2025, «P» come PA

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Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi” che fanno capo al Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella – PA è parola che accompagna il secondo mese del nuovo anno come si ritrova in Gianrenzo Clivio e nella ricca produzione letteraria di “Tavo Burat”, Gustavo Buratti Zanchi

Pa avv. ▪ 1 non [seconda parte dell’avverbio binario di negazione in francese – e.g.: “ne me quitte pas” – che in piemontese invece si usa da solo, collocato dopo il verbo, nei casi di negazione enfatica in alternativa al consueto “nen”; di solito si usa quando nell’italiano regionale piemontese e lombardo si usa l’avverbio negativo “mica / miga / mia”] || it ses pa mnì fòl? = sarai mica diventato matto? Continua a leggere →

Colpi di scure e sensi di colpa, conversazione a “Su Nuraghe”con Fiorenzo Caterini ispettore del Corpo Forestale della Sardegna

descrizioneIniziativa inserita nel progetto “Chiedilo a un castagno” dell’Associazione Biellese del Castagno “Ji maron ëd l’arbo” nel ventennale della loro fondazione

Venerdì 7 febbraio 2025, alle ore 21:00, nelle sale del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, Fiorenzo Caterini – antropologo, scrittore, ispettore del Corpo Forestale della Sardegna – parlerà di “Colpi di scure e sensi di colpa”, storia del disboscamento della Sardegna dalle origini a oggi.

L’incontro è inserito tra gli appuntamenti del progetto “Chiedilo a un castagno” – campagna di promozione e adozione culturale del patrimonio castanicolo biellese, un progetto di Associazione Biellese del Castagno “Ij maron ëd l’arbo”, in occasione del ventennale della sua fondazione, promosso con il contributo del bando “Cultura+” della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

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Celebrata a Biella la “Festa delle Bandiere” della Brigata “Sassari”: gloria italiana, vanto dei soldati sardi!

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Nella piovosa mattinata di domenica 26 gennaio 2025, a Biella, presso l’area monumentale di “Nuraghe Chervu” si è svolto il rito dell’Alzabandiera, organizzato dal Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, intitolato al “Capitano Emilio Lussu”, guidato dal Responsabile Fiduciario, Francesco Fosci.
Al suo fianco il presidente di “Su Nuraghe”, Battista Saiu a rappresentare con alcuni soci del Circolo sardo la numerosa comunità isolana che vive all’all’ombra del Mucrone. Sul pennone più altro è stato innalzato il Tricolore alla presenza delle insegne del Nucleo “Sassarino” biellese. Dopo l’inno nazionale, accanto al monumento che ricorda i Caduti sardi e i Caduti biellesi, è stata deposta la corona di alloro e data lettura delle motivazioni del conferimento delle due Medaglie d’Oro al Valor Militare ad entrambe le bandiere del 151° e 152°. I due Reggimenti Fanteria Brigata “Sassari” vennero citati sul Bollettino Ufficiale n. 981 del 30 gennaio 1918 in relazione ai fatti dei “Tre Monti”: Col del Rosso, Col d’Ecchele e Monte Valbella, sull’Altopiano dei Sette Comuni, in Provincia di Vicenza.

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