È morto a Biella Giuseppe Onnis di Gonnosfanadiga

descrizioneVenerdì 15 dicembre è morto Giuseppe Onnis di 72 anni. Lo annunciano il fratello Piero con la sua famiglia, i cugini Giuseppe Melis e Maria Ausilia Canargiu, tutti i numerosi amici che gli hanno voluto bene.
Il rito funebre sarà celebrato a Ponderano, lunedì 18 c.m., alle ore 10:00, nella chiesa parrocchiale. La cara salma proseguirà per Gonnosfanadiga (SU), ove sarà tumulata. Il santo Rosario sarà recitato Domenica 17 c.m., alle ore 18:00, in chiesa a Ponderano.
Personaggio schivo e riservato, era conosciuto e amato nel paese in cui risiedeva per la pluriennale attività di giornalaio svolta fino a pochi anni fa nella centralissima piazza, a Ponderano. Sempre disponibile, il suo esercizio commerciale era luogo di incontro, base logistica per le molteplici iniziative di Pro Loco, oratorio e di altre associazioni locali.
Socio attivo di Su Nuraghe, il suo cuore batteva forte per la sua terra d’origine. Dottore in Filosofia, aveva ultimato i suoi studi a Parigi. Raffinato filologo, conduceva studi sulla lingua sarda di ieri e di oggi attraverso le relazioni di parole sarde con lingue classiche e antiche lingue mediterranee. Alcuni suoi lavori di ricerca sono stati pubblicati nei “Quaderni di Nuraghe Chervu” e in atti di Convegno editi dal Circolo sardo di Biella.
Nelle sue mani, quale umile significativo omaggio, è stato posto un rametto di mirto a conferma del legame con la terra di origine, terra che dopo le esequie, lo accoglierà per sempre, salutato dal contemporaneo rintocco delle campane della chiesa in cui è stato battezzato e di quella sempre fedelmente frequentata.

Battista Saiu

Immagini del Gruppo Micologico Biellese per “Su Calendariu 2018”

Sa Die de sa Sardigna a Nuraghe Chervu

Sabato 16 dicembre – questa sera, alle ore 21, nelle sale della biblioteca Su Nuraghe, in via Galileo Galilei, 11, a Biella, verrà inaugurata la mostra fotografica “Migrazione di animali e vegetali: funghi di Piemonte e di Sardegna”. La rassegna è frutto della collaborazione con il Gruppo Micologico Biellese presieduto da Roberto Pozzi. Testi e immagini sono del naturalista Lucio Bordignon e dell’esperto micologo Renato Tizzoni, arricchiti da altri scatti fatti da Robin Cara, Ettore Diana e Andrea Virla.
Immagini della famiglia dei boleti illustrano mesi e prima copertina di “Su Calendariu 2018”; la seconda è affidata a un’istantanea della festa sarda “Sa Die de sa Sardigna 2017” a Nuraghe Chervu.
All’interno di “Su Calendariu 2018”, oltre le principali ricorrenze cristiane cattoliche ed ortodosse curate da Gianni Cilloco, sono segnati capodanno e momenti significativi del calendario giudaico, islamico, induista, buddista, di quello cinese e iraniano, corredati dai rispettivi simboli. I giorni delle feste settimanali di Cristiani, Islamici ed Ebrei sono stampati nei rispettivi colori: rosso, verde e celeste.Continua a leggere →

Funghi di Piemonte e di Sardegna in “Su Calendariu 2018”

Su Calendariu 2018

Sabato 16 dicembre, ore 21:00, inizio nuovo anno sociale di Su Nuraghe – serata di Auguri animata da Jolanda – saggi di danze, balli sardi e continentali – inaugurazione mostra fotografica “Migrazione di animali e vegetali: funghi di Piemonte e di Sardegna” – “cumbidu”, rinfresco – apertura fino al 28 febbraio 2018 – visite: mercoledì, ore 15/17 – martedì, venerdì e sabato, ore 21/23 – ingresso libero.

Nell’occasione, verrà presentato Su Calendariu 2018, dedicato ai funghi, frutto della collaborazione tra il Gruppo Micologico Biellese di Sagliano Micca e il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe, concretizzando la proposta di Lucio Bordignon, socio attivo in entrambi gli enti. Determinante è stato l’aiuto dei micologi Renato Tizzoni e Robin Cara e dello stesso Lucio Bordignon. Sono loro che con Andrea Virla “nos ant dadu linu e lana” (ci hanno dato lino e lana): affascinati dall’Isola di Sardegna, hanno messo a disposizione fotografie e competenze relative alle due terre.
Abbiamo scelto di rappresentare Su Calendariu 2018 con immagini tra le più blasonate di porcini o boleti, appartenenti alla famiglia delle Boletacee. Alcuni esemplari sono rinvenibili solamente in Sardegna, altri solamente in Piemonte. Altri ancora sono comuni in entrambi i territori, in ragione del clima e della diversità vegetazionale.Continua a leggere →

La classe quinta di Cossato Aglietti “migra” a Pettinengo

museo migrazioni, alunni della classe V di Cossato

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di popoli – Pettinengo (Biella), via Fiume, 12 – Visita per le scuole e apertura a richiesta: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero

Visita guidata speciale per i ragazzi della classe quinta della Scuola primaria Aglietti di Cossato.
Venerdì 1 dicembre gli alunni, accompagnati dalle insegnanti Teresa e Valeria, si sono recati a Pettinengo per visitare il Museo delle Migrazioni allestito dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.
Ad accoglierli è stato Battista Saiu, presidente dell’Associazione, accompagnato dal custode del Museo, Idillio Zapellone.
Subito i ragazzi e le loro insegnanti sono stati accolti all’interno della chiesa, oggetto di restauro da parte dell’Associazione, dove il signor Saiu ha illustrato loro i contenuti del piccolo, ma ricchissimo, Museo catturando la loro attenzione.Continua a leggere →

Dicembre, una parola sarda al mese: N come NIEḌḌU

Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

incipit N, in Giampaolo Mele, Die ac NocteSarebbe più oleografico che, attenendomi a questa lettera alfabetica, io parlassi del mese di Dicembre (che in Sardegna chiamiamo Nadále), come di un mese dedicato al “vogliamoci bene”. Ma sono allergico alle prediche eminentemente verbali, al reciproco magistero del “rispetto” che spesso cade al suolo e s’infrange repentino, così com’è repentina la stessa parola “rispetto”, il cui suono si spegne dopo il fiato dell’emissione. Servirebbe qualcosa di più duraturo.
Considerate le premesse, oggi intendo parlare di un’altra parola cominciante con N-.
Comincio allora col lat. niger, nigrum, voce mediterranea arcaica. Oggi il parlante occidentale, infatuato dalle mode americane, non vuole più usarla, allertato da un passa-parola beghino secondo cui qualsiasi uomo “di colore” si deve adontare di tale aggettivale (velenoso epiteto per le orecchie di un negro). Ovviamente i negri appena sbarcati in Italia con provenienza centro-africana non accetterebbero mai un tale aggettivale, perché arrivano già imboniti dalla propaganda americana, rivolta al feticcio della parola in sé anziché a un rispetto democratico tutto ancora da condividere (anche in Italia!). Eppure in Italia l’aggettivale negro fu usato senza ipocrisia da sempre, persino in varie canzoni recenti (es. “Pittore ti voglio parlare”, “Mamma negra”, “Hully-Gully”). Ma oggi l’ipocrisia ci sta affogando tutti quanti, e finora – guarda caso – si è ignorata la base etimologica di negro, che è il sum. ni gur ‘che incute timore’.Continua a leggere →