Pranzo sardo in chiesa, gallo incantato e omaggio al pittore Ilio Burruni

San Grato d'Aosta e Sant'Eusebio da Cagliari dipinti da Ilio Burruni

Festa di Comunità a Gurgo, la frazione di Pettinengo che da sei anni ripropone l’antica festa cantonale, grazie alla comunità dei Sardi di Biella e alla collaborazione di abitanti ed associazioni di Pettinengo, salvando e mettendo in sicurezza il prezioso gioiello architettonico del barocco piemontese. L’opera restauratrice continua con nuovi lavori e decori, grazie a don Ferdinando Gallu, parroco di Pettinengo e cappellano di Su Nuraghe, con dispensa a tenere catechesi in Lingua sarda.
Su richiesta del presidente Battista Saiu, Ilio Burruni, socio decano di Su Nuraghe ha realizzato i dipinti dei due santi titolari dell’antico oratorio seicentesco, ultime opere realizzate dal Maestro di fama internazionale, la cui arte ha attraversato tutto il Novecento. Scomparso il 20 febbraio 2016 nella sua dimora biellese di Bioglio, all’età di 99 anni, nel 100° anniversario della sua nascita, il suo dono verrà posizionato a fianco della seicentesca icona della Madonna di Oropa, prima raffigurazione pittorica del simulacro mariano tanto caro a Sardi e a Biellesi. Una tradizione ben radicata nel Biellese fa risalire il culto a Maria “Deipara”, Madre di Dio, all’evangelizzazione del sardo Sant’Eusebio, inviato da papa Giulio Primo a cristianizzare queste terre, nell’anno 345.Continua a leggere →

In troppi dimenticano: fino al 17 marzo 1861 tutta l’Italia era Sardegna

LocandinaMi piacerebbe vedere la reazione di Giorgio Napolitano se venisse a sapere che è stato il trentottesimo – Sergio Mattarella il trentanovesimo Capo dello Stato oggi chiamato Repubblica Italiana, ieri Regno d’Italia, avantieri Regno di Sardegna, nato a Cagliari-Bonaria il 19 giugno 1324 e pregnato per 537 anni dal sangue e dal sudore dei Sardi. Mi piacerebbe vedere la reazione di Umberto Bossi (oggi di Matteo Salvini), se venisse a sapere che il Po, “linfa vitale che percorre la Padania”, al tempo del Risorgimento era un fiume della Sardegna. Lo dicono i libri scolastici degli Stati preunitari. Mi piacerebbe vedere la reazione degli abitanti di Reggio Emilia se venissero a sapere che il loro Tricolore non è la bandiera italiana. La bandiera tricolore italiana è la seconda bandiera dello Stato sardo, dopo quella dei “Quattro Mori”, disegnata e realizzata dall’intendente Bigotti il pomeriggio del 26 marzo 1848 per ordine del Consiglio dei Ministri sardo. Il documento è agli atti del Ministero di Guerra e Marina dell’allora Regno di Sardegna. Mi piacerebbe vedere la reazione di Roberto Maroni e dell’attuale Minniti, Ministro dell’Interno, se venisse a sapere che i Prefetti, funzionari importantissimi dello Stato, non sono stati istituiti a Milano nel 1802, secondo le solenni celebrazioni del presunto bicentenario, ma a Cagliari il 4 maggio 1807.Continua a leggere →

Il gallo di Lucia Gravellu canta ancora per san Grato di Pettinengo

Mamma Isabella e il gallo di Giulia Lucia Gravellu

Domenica 17 settembre 2017, la sesta edizione della festa cantonale di Gurgo si concluderà con il tradizionale incanto del gallo: un possente esemplare di “Brahama bianco Columbia”, appositamente allevato nelle terre della Malpenga di Vigliano Biellese. Si tratta di una bestia dalla mole molto grande che può superare i cinque chilogrammi di peso. Il termine “Columbia”, indica il tipo di disegno del bel piumaggio. Tra le caratteristiche, gambe robuste, ben impiumate e arrotondate. Razza asiatica di origini controverse, sarebbe originario dell’India o della Cina. “Brahama”, nella lingua sanscrita, indica la divinità preposta alla creazione dell’universo materiale. L’animale è stato introdotto in Europa verso la metà dell’Ottocento, attraverso gli Stati Uniti d’America. Uova selezionate sono state fatte arrivare a Biella da Caserta. La cova, nata in incubatrice nell’ottobre dello scorso anno, è stata affidata a una chioccia baby sitter. Ad assistere alla schiusa e ai primi mesi di vita dei pulcini, Giulia Lucia Gravellu, la bambina tragicamente scomparsa lo scorso febbraio all’età di soli otto anni. La piccola avrebbe voluto ripetere il dono fatto tre anni fa, all’età di cinque anni, quando con i genitori e il fratello allevò per la terza edizione della festa San Grato il gallo “Biondo del Piemonte”.Continua a leggere →

Storie di oro sardo e oro del Monte Rosa al Museo delle Migrazioni

consegna del lingotto d'oro donato dai minatori di Furtei

Nella sezione mineralogica del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo è possibile ammirare campioni di Oro nativo (Au), proveniente da Brusson, Fenillaz, Val D’Aosta, 1965, Collezione: Alessandro Beducci – Felicina Bertolone; la mineralizzazione aurifera (oro visibile) su Arsenopirite (FeAsS), proveniente da Monte S’Ollasteddu, Perdasdefogu, Sardegna, 2000 e l’Enargite aurifera massiva con Pirite, (Enragite: Cu₃AsS4 – Pirite: FeS), proveniente dalla miniera di Furtei Sardegna.
Il Massiccio del Monte Rosa è noto da sempre per la ricchezza del prezioso metallo. Ancora presente nei torrenti, per secoli la sua estrazione ha interessato anche il Biellese, modificando la morfologia del territorio la cui traccia permane anche in alcuni toponimi. Emblematico Ponderano, il cui nome e l’immagine presente nello stemma civico con mano che regge bilancia d’oro, rimanderebbero all’attività di pesatura del prezioso metallo effettuata, secondo tradizione, in questa località.Continua a leggere →

Maialini arrosto alla sarda, pranzo in chiesa in favore di san Grato

pranzo pettinengoDomenica 17 settembre 2017, il canton Gurgo di Pettinengo si veste a festa all’insegna di identità condivise. Alle ore 12.30, sesta edizione del caratteristico pranzo in chiesa alla sarda, con al centro maialini arrosto cucinati a fuoco indiretto. In pista i migliori spiedi di Su Nuraghe e i ragazzi della Pro Loco di Pettinengo. Il ricavato servirà per i restauri della chiesa di San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari, antico oratorio seicentesco ridonato alla comunità, grazie alla generosità della comunità dei Sardi di Biella, di Associazioni e abitanti di Pettinengo.
Trecento anni di storia comune hanno avvicinato Alpi e mare: in seguito alla Pace di Vienna e al trattato di Utrecht, nel 1720 Vittorio Amedeo II di Savoia viene incoronato Re di Sardegna. Il Piemonte entra così a far parte dei “possedimenti di terraferma” dell’antico Regno sardo.Continua a leggere →