Sardi dell’Altrove, cultura del pane e vantaggi cognitivi del bilinguismo

Roma, Museo delle Civiltà, laboratorio creativo di pane rituale

Il progetto Gli Italiani dell’Altrove, svoltosi lo scorso fine settimana a Roma EUR, presso le sale del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, ha visto la partecipazione Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale di MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia ed Emilia De Simoni del Museo delle Civiltà di Roma.
Organizzato da BIA, Beni Immateriali e Archivistici di Milano, e dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, sono stati coinvolti i circoli romani Il Gremio, Associazione dei Sardi in Roma, ACRASE Maria Lai, Associazione Culturale Ricreativa Assistenziale Sardi Emigrati e il Circolo Culturale Sardo “Quattro Mori” di Ostia Lido.
Tra gli interventi coordinati da Angelo Boscarino ha preso la parola Piercarlo Grimaldi, rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (Slow Food) di Pollenzo Bra (Cuneo) e l’etnologo Luigi Maria Lombardi Satriani, curatori della pubblicazione “Popoli senza frontiere. Cibi e riti delle minoranze linguistiche storiche d’Italia”, testo che analizza le tradizioni gastronomiche delle minoranze linguistiche italiane, indagate ed interpretate alla luce del profondo nesso che le unisce al tempo festivo e rituale.Continua a leggere →

Sardo e liturgia, prete polacco a Roma, vescovo piemontese a Cagliari

Roma, san Salvatore in Onda: Sardi di Roma, Ostia e Biella con Cuncordu Planu de Murtas di Pozzomaggiore e celebranti

Venerdì 10 febbraio, a Roma EUR, nella Sala Convegni “Diego Carpitella” del Museo delle Civiltà – Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari si è svolto l’annunciato incontro “Gli Italiani dell’Altrove”.
Occasione importante per presentare lo spaccato di cultura materiale e immateriale della realtà dei Sardi, una delle dodici minoranze linguistiche storiche riconosciute in Italia, presente “altrove”, oltre i confini territoriali dell’Isola.
Colonna sonora dell’evento, Cuncordu Planu de Murtas di Pozzomaggiore (Sassari), formazione canora che in apertura ha intonato “Sardigna mia”, di Giorgio Pinna, poesia contemporanea resa famosa dalla versione in Fa diesis di Maria Carta. Altri momenti sonori hanno accompagnato gesti e parole nelle diverse fasi dell’incontro.
Tuttavia, se le composizioni poetiche a tavolino o sul palco utilizzano e conservano il ricco lessico sardo, è la Chiesa isolana che continua ad essere l’unica istituzione a custodire senza interruzione di continuità la lingua materna all’interno del rito.Continua a leggere →

Il corpo e la festa, Carnevale con balli sardi e danza del ventre

cattas, le lunghe frittelle del Carnevale sardoSabato 18 febbraio, alle ore 21, Gran Carnevale degli adulti al Circolo Su Nuraghe di Biella – distribuzione di cattas, zippulas, maraviglias e para frittus – saggi di danze e balli – premiazione delle migliori maschere.

La serata, animata dalla brava Jolanda, sarà arricchita non solo da saggi del corso di balli continentali proposti da Tiziana e da balli sardi. Eccezionalmente, entreranno in scena anche le danzatrici del ventre con le loro performances, anticipazione di nuovi possibili laboratori del corpo da attivare nei prossimi mesi. Ottima medicina preventiva per lo spirito.
Nella bella sala appositamente decorata con festoni colorati da Mario e Caterina sfileranno tutte le maschere presenti. Le migliori saranno scelte e votate dai presenti. Quelle vincitrici verranno premiate sabato 4 marzo, alle ore 21, durante la prossima Festa della Donna. A loro saranno riservati i tradizionali cesti ricolmi di prodotti dell’enogastronomia isolana.
Tra gli immancabili protagonisti della festa, anche i dolci del Carnevale sardo preparati e offerti dalla generosità dei soci.

Angelo Cau

Carnevale dei bambini, festa creativa a Su Nuraghe

bambini al Carnevale di Su Nuraghe

Domenica 19 gennaio, alle ore 16.00, il salone della biblioteca di Su Nuraghe accoglierà il Carnevale dei bambini per trascorrere un pomeriggio di festa creativa animato da Francesco. Giochi in regalo per tutti i bambini presenti. Premiazione delle migliori maschere. Distribuzione di cattas, zippulas, maraviglias e para frittus, dolci della tradizione isolana preparati e offerti dai soci. Portare coriandoli e stelle filanti.
Il Carnevale è la festa dell’identità: la maschera è la protagonista ed essa ci può dire molto sulla persona che la sceglie e la indossa. Non solo “mostri” come ad Halloween, ma super eroi, animali, personaggi inventati ed altro ancora con libero spazio alla fantasia.
La maschera è protagonista sempre anche a teatro, mondo che mette al centro di tutto la relazione con l’altro, l’ascolto, la ricerca dell’empatia, la creazione di uno spazio in cui liberare la creatività personale che è alla base del vivere sano. Con questi obiettivi proporrò ai bambini una animazione creativa: fare la propria maschera! Con alcuni giochi cercheremo di stimolare il sentimento collettivo, il rispecchiamento, l’appartenenza al gruppo. Ascolteremo il corpo, veicolo e fonte delle emozioni, lo guarderemo muoversi e vivere nello spazio. E poi all’opera con materiali naturali come l’argilla o la creta, che obbediscono alle mani che plasmano secondo le proprie necessità ed emozioni.

Francesco Logoteta

Messa cantata in Sardo in onore della Beata Elisabetta Sanna di Codrongianos

Cuncordu Planu de Murtas

A Roma, nella Chiesa dei Pallottini del SS. Salvatore in Onda (Piazza S. Vincenzo Pallotti, via dei Pettinari, 56/58, angolo via Giulia – Lungo Tevere), sono custodite le spoglie mortali della Beata Elisabetta Sanna da Codrongianos, beatificata da papa Francesco il 17 settembre 2016 presso la basilica della Santissima Trinità di Saccargia a Codrongianos (Sassari).
In onore di questa figlia di Sardegna, venerdì 10 febbraio alle ore 18.00 inizierà la prima novena seguita dalla Santa Messa officiata da Don Jan Korycki, Sacerdote Postulatore.
La Beata Elisabetta Sanna, nata a Codrongianos il 23 marzo 1788, dopo una vita di sposa, madre e religiosa, nel 1831 giunse a Roma e fu tra le prime iscritte all’Unione dell’Apostolato Cattolico di San Vincenzo Pallotti, suo direttore spirituale. Morì a Roma il 17 febbraio 1857.
Il Gremio dei Sardi di Roma e il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, a coronamento del Convegno “Gli Italiani dell’Altrove”, invitano a partecipare alla santa liturgia animata da canti in lingua sarda. Ospiti di eccezione, “Cuncordu Planu de Murtas” di Pozzomaggiore, formazione nata nel 2010 con l’intento di valorizzare la lingua e la cultura sarda mediante il canto polivocale in uso in ambiente sacro, generato dall’antico ceppo del canto a Tenore, tutelato dall’Unesco tra i “Patrimoni immateriali intangibili dell’Umanità”.
Sui banchi saranno disponibili fogli di navata con testi in lingua sarda.

Graziano Arru

Nell’immagine: Cuncordu Planu de Murtas