Filet a Su Nuraghe, realizzare qualcosa di veramente bello

Biella, Donne del filet al lavoro

Nella seconda decade di settembre, dopo la pausa estiva, presso la sede del Circolo Culturale Sardo di Biella, sono ripresi gli incontri settimanali delle “Donne del filet”. Si tratta di un bel gruppo di donne, accomunate dalla passione per tutti i lavori che si possono eseguire con mani, filo e pazienza, che hanno imparato la tecnica del filet a modano dalla loro insegnante, Laura Rossetti, a sua volta allieva di “zia” Antonietta Sotgiu, di Bosa. Ogni mercoledì, dalle 15 alle 17, si ritrovano per lavorare insieme e per insegnarsi a vicenda i vari punti di ricamo, le tecniche di lavorazione del chiacchierino, del macramè, ma non solo: si sta insieme in allegria, condividendo spesse volte qualche dolce specialità cucinata in casa e si passa un bel pomeriggio in piacevole compagnia. Le “Donne del filet” sarebbero contente di allargare il loro gruppo ed invitano chi voglia imparare il filet, o che sia comunque appassionata di ricamo, uncinetto, ecc. ad unirsi a loro, per continuare a realizzare e tramandare insieme qualcosa di veramente bello!
Per informazioni telefonare al Circolo (tel.: 01534638) oppure a Grazia (3294236841).

Agostina Becchia

Significato dei mesi in sardo secondo antichi dizionari: Ottobre

Alghero, domus de janas Santu Pedru

A meno che la lingua dei Sardi non venga salvata da un “Deus ex machina” potente, volitivo, misericordioso, capace di suscitare una riscossa di massa oggi inimmaginabile, non c’è lume che possa far presagire la nuova alba del nostro pensiero. Il più delle volte l’ignoranza inveterata e belluina entro cui le accademie ci hanno imbragato ci rintana nella moda del pensiero “coloniale” (un vizio che non sappiamo evitare), e ciò che somiglia alla lingua italiana ci appare come prodotto d’importazione. Ma non è così, quasi mai lo è. Questa prospettiva deve essere ribaltata nella coscienza che nel Tirreno già da 10-30-40.000 anni fa esisteva una lingua comune, e che oggi non c’è alcun male a notare parole uguali provenienti dalle due sponde.
MESI E LADÁMINI indica il mese di ‘Ottobre’ ed è parola molto antica, parola sarda, anche se percepita con fastidio per quel ladámini contiguo all’it. letame. Fin dalle arcaiche procedure del Neolitico, nel mese di Ottobre si cominciò a distribuire il letame sui campi. Ed è proprio la forma ladámini a fare scoprire la genuina antichità del nome sardo, la più vicina alla fonte originaria, che è la voce assira (w)alādum ‘to give birth, dare la vita, generare’. Già decine di millenni addietro si aveva coscienza che il letame genera nuova flora dai pascoli. Parola talmente importante, questa, che diede il nome alla “tomba dei giganti”, nel centro-nord chiamata lada, ossia ‘colei che genera la vita’. Infatti la “tomba dei giganti” divarica religiosamente le sue tornite gambe verso sud-est, laddove il Dio Sole s’alza giocondo a seminare vita sulla Terra, e quella porticina al centro dell’esedra del gigantino non è altro che il delicato e pudico ingresso della vagina della Dea Tellus, la Dea Madre dell’Universo che riceve la vita dal Sole e rigenera tutto il creato, nell’eterno ciclo di nascita e morte, la Metempsicosi mediterranea.Continua a leggere →

Launeddas e pane sardo protagonisti a Tokyo

LocandinaFesteggeremo il quarto anno di attività di “Isola”, l’Associazione sarda di Tokyo, prima collaborazione con il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella che, con i suoi ambasciatori Battista Saiu e Raffaele Zanella, faranno tappa a Tokyo, dopo aver girato l’Asia e l’Oceania per salutare i conterranei emigrati.
Questa volta i protagonisti saranno: venerdì 30 settembre, le Launeddas (magistralmente suonate da Tore Agus) presso il Seadas Flower Caffe’ di Jiyugaoka (2-16-11, Meguro-ku, Tokyo, Japan 152-0035, dalle 19:00 alle 21:00, buffet leggero – primo drink incluso).
Domenica 2 Ottobre, presso la Camera di Commercio italiana di Tokyo (FBR Mita Bldg. 9F 4-1-27 Mita, Minato-ku), seminario tenuto dal prof. Battista Saiu, responsabile del Progetto “Cibi e Rituali di Nuova Luna: gastronomia e antropologia per la comunione tra Sardegna, Cina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda”, lezione in italiano e in giapponese sui pani rituali della Sardegna; piccola esposizione di oltre quaranta esemplari di pane rituale realizzati appositamente per l’occasione da due artiste di Tertenia: Anna e Giovanna Quai.
A seguire, pranzo a buffet presso il ristorante Tharros di Shibuya (Shibuyakudogenzaka, 1-5-2 Piano terra), con buffet tipico sardo + un drink incluso (riservato ai partecipanti al seminario).

Valeria Pirodda

Sardi a Tokyo: se ci mettiamo in testa un progetto… lo realizziamo

LocandinaSaranno le launeddas di Salvatore Agus ad animare la festa di “Isola”, la giovane associazione dei Sardi che vivono in Giappone. Giungeranno a Tokyo assieme ai rappresentanti del circolo “Su Nuraghe” di Biella, reduci da un tour dell’Asia e Oceania, in un percorso alla ricerca e alla valorizzazione di realtà tipicamente sarde.
A Tokyo potranno constatare quanto bene abbiamo seminato in questi ultimi anni per valorizzare la bandiera dei Quattro mori e tutto ciò che è sardo. Abbiamo sostenuto il progetto fortemente voluto dall’Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Autonoma della Sardegna e abbiamo organizzato sotto il profilo logistico il loro soggiorno a Tokyo creando un seminario sul pane tradizionale presentato da Battista Saiu, che a Biella è presidente del sodalizio degli emigrati. L’evento sarà realizzato presso la Camera di Commercio italiana di Tokyo. Ci siamo impegnati per la promozione dell’evento (il design dei volantini fatto come sempre dal socio Guido Cossu) e ci siamo impegnati a far sentire a casa i nostri ospiti, selezionando i ristoranti sardi presenti in città, che da tempo sono nostri sponsor. Abbiamo lavorato tanto, nonostante i nostri impegni di lavoro. Ma alla fine, siamo certi, sarà un successo. Perché alla fine, siamo sardi. E se ci mettiamo in testa di realizzare un progetto, lo portiamo sicuramente a compimento.

Valeria Pirodda

Pane e launeddas al Festival Italiano in Nuova Zelanda

Auckland, Festival Italiano 2016

Domenica 25 settembre, ad Auckland è andato in scena il Festival Italiano 2016, giunto alla undicesima edizione in crescendo di partecipazione di visitatori e di espositori; in vetrina, il meglio della produzione italiana.
Un mese intero di eventi curati dall’abile regia di Alessandra Zecchini.
Durante la giornata, il nuovo Ambasciatore d’Italia in Nuova Zelanda, dott. Fabrizio Marcelli, ha incontrato per la prima volta la comunità Italiana di Auckland, mescolandosi alle festività ed incontrando i rappresentanti del Waitemata Local Board, Comune di Auckland; il presidente e i consiglieri del Comites, organo di rappresentanza degli Italiani all’estero, il presidente ed esecutivo della Dante Alighieri, della Camera di Commercio e delle principali istituzioni italiane. Al tavolo degli invitati hanno anche partecipato, Battista Saiu e Raffaele Zanella, componenti la delegazione sardo biellese in rappresentanza della Sardegna, regione ospite d’onore dell’importante rassegna.
Durante la visita agli espositori, il nuovo ambasciatore e il console decano, Mario Magaraggia si sono fermati a lungo alla postazione sarda, accolti dal suono delle launeddas di Tore Agus, da Ausilia Palmas e Marco Orro, appositamente giunti da Sydney a far da padrini al circolo sardo di Auckland appena costituito.Continua a leggere →