Antiche radici tra «axènte», «carità», «magio» e «pan santo»

processione
Bollengo, uscita della processione di Sant'Eusebio con axènte, Sindaco, reliquie di Sant'Eusebio portate dai Coscritti, donne sarde in costume.

Secondo il Gran Dizionario Piemontese-Italiano di Vittorio di Sant’Albino, edito a Torino nel 1859, viene detta Carità, o pan santo o benedetto “una certa focaccia condita con pepe e zafferano e cotta nel forno”. Ancora nel medesimo dizionario, alla voce “Fe balè la carità”. Si dice: “Antica costumanza, che sussiste tuttavia in varj paesi del Piemonte, ove nel giorno della festa del santo protettore … vanno alla casa del loro Abà per prendere il ‘Magio’, che sono due specie di cuffie fatte a piramide dell’altezza di quattro palmi, tutte ornate all’interno di lunghi nastri di varj colori, e ponendosele due di esse sul capo, se n’escono cogli Abà muniti di alabarde, … e fra suoni saltellando se ne vanno alla Chiesa”.
Una approfondita ricerca sul termine atsènt – riferito al nome dato ai simulacri arborei portati dalle axentère di Bollengo e di altri paesi del Canavese – ci ha confermato il suo legame con quello di ‘carità’ con cui più usualmente in Canavese vengono denominati oggetti simili a quelli di Borgofranco, Perosa, Piamprato, Barbania, Montanaro ed altri ancora.
Mentre, infatti, più fonti hanno confermato che per ‘carità’ si deve intendere una focaccia o forma di pane ed in particolare il pane benedetto, distribuito alla fine della funzione religiosa delle feste patronali.Continua a leggere →

Dal Regno Sardo all’Italia Unita, «Biellesi Tessitori di Unità»

presentazione logo
Il Prefetto di Biella, dott. Pasquale Manzo presenta con la dott. Mariella Biollino e il dott. Andrea Del Mastro Delle Vedove, Assessori alla Cultura della Provincia e della Città di Biella, i logo per le Celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia

Martedì 20 luglio, nelle sale della Prefettura di Biella, Ufficio Territoriale del Governo, sono stati presentati i logo ufficiali delle manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia che verranno utilizzati dagli oltre trenta Enti aderenti al progetto Biellesi Tessitori di Unità, coordinati dal Comitato provinciale di Biella per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea, che vede la Provincia e il Comune di Biella tra i soggetti capofila.
In vista delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, grazie alla sensibilità istituzionale del Prefetto dott. Pasquale Manzo, sono state raccolto le proposte e coordinati i programmi dei diversi soggetti del Territorio al fine di dare veste unitaria al vasto programma che si sta ancor più arricchendo di nuove proposte.
Le celebrazioni biellesi idealmente si dipanano secondo tre ampie tematiche di riferimento, nel cui ambito rientrano le specifiche singole progettualità degli Enti aderenti, contraddistinte, rispettivamente, con i fili del Tricolore: un filo rosso, uno bianco ed uno verde.
Il filo rosso è il percorso che parte dalle camicie garibaldine fabbricate con stoffa acquistata nelle Valli biellesi e dai tessuti di panno forniti dalle industrie locali all’Armata Sarda, divenuta il 4 maggio 1861 Esercito Italiano, sino ai tessuti altamente tecnologici di oggi utilizzati nell’industria aerospaziale e dalle truppe destinate in aree di conflitto internazionale.Continua a leggere →

4 generali La Marmora, Alberto amante e studioso dell’Isola

monumento La Marmora
Monumento ad Alberto Ferrero della Marmora, custodito nella Basilica di San Sebastiano di Biella

Il filo bianco è il percorso dei Biellesi costruttori di Unità nella politica e nella cultura: si vuole indagare come a partire dai moti del 1821 sino al 1848 e poi dal 1861 sino al 1920, diverse decine di Biellesi hanno dato il loro contributo per la definizione della Nazione e, soprattutto, come la loro partecipazione sia stata ampia pur con provenienze sociali e culturali diverse e variegate.
Biella ha dato al Risorgimento italiano i quattro fratelli generali dell’antica famiglia La Marmora: Carlo Emanuele, fondatore delle Guardie del Re di Sardegna, divenute poi i Corazzieri della Repubblica Italiana; Alfonso, ideatore delle Batterie a cavallo, conosciute con l’affettuoso appellativo dialettale piemontese di «Voloire», cioè volanti; Alessandro, fondatore dei Bersaglieri e Alberto, Granatiere di Sardegna, grande amico e studioso dell’Isola sulla quale è vissuto dal 1821, abitandovi con regolarità, fino agli ultimi anni della sua vita, studiandola con metodo, amandola al pari della terra natale e pubblicando, quasi sempre a sue spese, oltre cinquanta lavori di elevato valore scientifico.
Nella Basilica di San Sebastiano, Tempio civico della Città di Biella, sono custodite le spoglie mortali dei quattro generali, tappa obbligata di continuo pellegrinaggio di devozione civica, luogo della memoria dei Sardi di Biella, da diversi lustri cuore delle celebrazioni della Festa Sarda “Sa Die de sa Sardigna”.Continua a leggere →

Da Biella a Gattinara la mostra «Garibaldi dopo Garibaldi»

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Il Vescovo Mana e il Sindaco Gentile con gli Assessori alla Cultura Biollino e Del Mastro della Provincia e della Città di Biella. Festa Sarda 2010, inaugurazione Ambulatorio Infermieristico Sardo e apertura mostra Garibaldi dopo Garibaldi

Il filo verde è il percorso dei Biellesi costruttori di unità dal punto di vista economico, finanziario e sociale: da Pietro Sella sino a Quintino, dalle maestranze locali sino alla grande Rivoluzione industriale del territorio che dal 1870 in poi trasforma il Biellese fornendo quell’immagine che giunge sino ai nostri giorni: storie di imprenditori, di grandi siti produttivi, oggi divenuti ammirati esempi di archeologia industriale dopo le più recenti ristrutturazioni aziendali.
La Terra biellese ha accolto nella seconda metà del secolo appena trascorso decine di migliaia di cittadini provenienti da diverse regioni d’Italia. Il lavoro delle fabbriche ha richiamato nuova “forza lavoro” e intelligenze. I dati dei censimenti del 2009 ci informano che meno della metà dei cittadini adulti residenti nel capoluogo sono nati Biella. Un territorio in continua evoluzione che ulteriormente si arricchisce.
Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella partecipa al progetto Biellesi Tessitori di Unità con diverse iniziative che hanno preso il “Via!” nell’autunno scorso. Il conto alla rovescia è già iniziato. Dopo la conferenza su Giorgio Asproni a ottobre 2009, tenuta dal Prof. Tito Orrù dell’Università di Cagliari, Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, Comitato di Cagliari e l’inaugurazione della Festa Sarda di giugno u.s., i prossimi mesi saranno trappuntati da diverse mostre e conferenze.Continua a leggere →

Sardegna e Terra biellese, un’amicizia antica che continua

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Il Cardinale Tarcisio Bertone e il Vescovo Gabriele Mana ritratti con i Fucilieri di Su Nuraghe a fianco dello stendardo processionale di Sant'Eusebio e N.S. di Oropa

Venerdì 16 e sabato 17 luglio, la Comunità dei Sardi di Biella ha accolto l’invito del Sindaco di Sordevolo, Riccardo Lunardon e del Presidente del Teatro Popolare di Sordevolo, Carlo Pedrazzo a partecipare alle manifestazioni di saluto ed accoglienza per l’arrivo del Cardinale Tarcisio Bertone, SDB, Segretario di Stato di Sua Santità, in Visita Ufficiale nel Territorio biellese.
Venerdì 16, una nutrita delegazione guidata dal Presidente di Su Nuraghe, ha partecipato all’opera teatrale “La Passione 2010”. La Sacra rappresentazione, che con cadenza quinquennale coinvolge gli abitanti del dinamico Comune alpino (oltre quattrocento gli attori non professionisti partecipanti), si è svolta nell’anfiteatro intitolato a Giovanni Paolo II.
Il pomeriggio del giorno successivo, sulla scena della rappresentazione della “Passione di Cristo”, è stato allestito lo spazio sacro per la celebrazione liturgica presieduta dal Cardinal Bertone, officiata dai massimi Presbiteri della Diocesi, primo fra tutti il Vescovo Mons. Gabriele Mana e il suo predecessore Mons. Massimo Giustetti.Continua a leggere →