Purché continuino ad esistere i pastori, custodi di identità

Valorizzazione di cultura e saperi locali – 18.000 pecore nel Biellese; 80.000, ovini in Irpinia; 3.000.000, tre milioni di capi in Sardegna – testi in lingua inglese tradotti da Chiara Corbelletto, emigrata biellese in Nuova Zelanda, centro mondiale della produzione laniera

Copertina volume fotografico
Copertina del volume fotografico

La storia di Andrea, un ragazzo di 18 anni, padre chirurgo e madre insegnante, viene raccontata nel documentario Sentire l’aria, realizzato dal regista Manuele Cecconello, Andrea Taglier (fotografo) e Claudio Pidello (operatore); le immagini sono state pubblicate in un prestigioso volume edito da Prospettiva Nevskij; le fotografie sono esposte in mostra fino al 19 novembre presso lo Spazio Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, con orari, dal lunedì al venerdì: 9,30-12,30 / 14,30-17,30.
Si tratta di un un viaggio attraverso immagini, che rivela il segreto che lega il ragazzo alla solitudine dei pascoli alpini, alla ricerca di una nuova identità e di una possibile economia basata sui prodotti del territorio.
La lana della prima tosatura del piccolo gregge custodito da Andrea, formato da 250 capi, è stata lavorata dalle migliori ditte laniere biellesi e presentata, nel maggio 2010, a Parigi, alla mostra internazionale Wools of Europe, dedicata alle razze ovine europee.
Nelle scorse settimane, a seguito della presentazione presso un importante negozio nel centro di Biella, arrivano i primi risultati locali con l’acquisto di feltri, tessuti, capi d’abbigliamento, per promuovere la cultura materiale alpina della Valle d’Aosta, attraverso i prodotti lanieri del gregge di Andrea.Continua a leggere →

Un ragazzo e il suo gregge tra i monti del Biellese

Andrea
Andrea ritratto con il fotografo Taglier, a fianco dell'avv. Squillario, il prof. Grimaldi e il padre.

Sabato 4 dicembre 2010, ore 21, Auditorium di Città Studi, Corso G. Pella, 10, Biella, proiezione speciale di “Sentire l’aria”, film di Manuele Cecconello. La serata, ad ingresso libero, è offerta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
Sentire l’aria non è un film da vedere e udire passivamente, lasciandosi guidare dalle strutture del racconto, quanto piuttosto cinema da guardare e da ascoltare, cinema da sentire. La macchina da presa accompagna Andrea nelle sue giornate, trova posto al suo fianco, discretamente, e lo spettatore è chiamato a trovare un’analoga posizione di partecipe e decorosa vicinanza. I lunghi piani sequenza ci fanno sentire il tempo e il respiro del mondo rurale mentre gli stacchi di montaggio creano fratture e rimandi prodighi di significato dell’universo apparentemente uniforme e a sé stante della ruralità.
È infatti innanzitutto nella realtà stessa, nella sua materia, nelle sue immagini e nei suoi suoni, che il racconto di formazione qui si sviluppa.
Andrea ha imparato da sé a sentire l’aria, noi possiamo seguirlo imparando a sentire il cinema.Continua a leggere →

«Sentire l’aria» dei pastori oggi

«To feel the air» shepherds today

Locandina
Locandina che annuncia la proiezione speciale del film Sentire l'aria.

Il pomeriggio di Mercoledì 27 Ottobre scorso ha avuto luogo in Biella la presentazione del libro Sentire l’aria, catalogo delle edizioni Prospettiva Nevskij a corredo della mostra fotografica inaugurata lo stesso giorno presso lo Spazio Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, esposizione aperta fino al prossimo 19 Novembre. Venerdì 12 Novembre p.v., poi, a latere di tutto ciò, avrà luogo la proiezione, in anteprima nazionale, dell’omonimo film documentario presso le sale di Palazzo Ferrero di Biella. Un’iniziativa culturale complessa, a cura del fotografo Andrea Taglier e del documentarista Mauro Cecconello, realizzata, come bene hanno sottolineato l’avvocato Luigi Squillario, Presidente della Fondazione, ed il dott. Gianfranco De Martini, Presidente della Camera di Commercio di Biella, grazie al contributo di diversi sponsor e focalizzata nell’ambito del Progetto di valorizzazione delle lane autoctone del Piemonte, con il patrocinio degli enti territoriali locali. Un disegno editoriale originale in questi tempi di modernità nei quali gli antichi mestieri, come quelli agro-pastorali, sono spesso sulla cronaca delle testate giornalistiche a causa della crisi socio-economica, oggetto di marginalismo, pregiudizio, disinteresse e, talora, di qualche malcelata speculazione di varia natura.Continua a leggere →

Il gesto e la parola, 816 premi la Tombola di Su Nuraghe

Proposti attualissimi modelli antichi di socialità – individualismo del presente – effimero televisivo e del computer

TombolaCome in antiche veglie attorno al focolare domestico, sabato 20 novembre si è tenuta la Tombola di Natale organizzata al Circolo Su Nuraghe di Biella che ha riunito attorno a un lungo tavolo intere famiglie. Esauriti tutti i posti a sedere. Ancora per una sera, giovani e adulti, grandi e piccini si sono ritrovati assieme, in amicizia e in serena compagnia nell’accogliente sede di via Galileo, a Biella.
Impeccabile lìorganizzazione con anche apposite cartelle realizzate per l’occasione; più di ottocento premi, tutti offerti in palio dai soci del Sodalizio; ad ogni estrazione, i diversi oggetti venivano associati ad ambo, terna, quaterna e cinquina; ad ogni tornata di gioco veniva costituito il nuovo monte premi e stabilita la “vincita” principale costituita secondo indicazioni fornite dagli stessi partecipanti.
La tombola è un antico gioco di società che affonda la sua origine nella notte dei tempi; connesso, secondo alcuni studiosi, con la divinazione e con cabala ebraica, risalente al Primo millennio a.C.; per altri, rimanda addirittura alla rivelazione del mistero dei numeri fatta dallo stesso Dio ad Adamo e ai primi profeti. Nella Bibbia, secondo questi esegeti, ogni fatto descritto, le parole del testo sacro e le lettere che le compongono, rimanderebbero a precisi significati esprimibili in altrettanti numeri. Al di là di come stiano le cose e la loro origine mitica, nonostante la sua vetustà, la tombola è un gioco che affascina sempre e che, ogni volta, coinvolge e appassiona tutti i partecipanti.Continua a leggere →

Gianni Picciau, divenire terra della terra che ci accoglie

AsfodeloSi sono svolti ieri, venerdì 19 novembre, a Sagliano Micca (Biella), i funerali di Gianni Picciau, morto all’età di 44 anni. Ospite della Domus Laetitiae, se n’è andato mercoledì alle 13,45.
Alla preghiera comunitaria, tenuta alle ore 17 di giovedì, hanno voluto partecipare tutti gli ospiti della Casa di accoglienza e moltissimi amici. Nelle toccanti intenzioni di preghiera, guidate dal diacono Costantino Pierconti, sono stati evidenziati alcuni tratti di una vita semplice e mansueta, segnata dalla sofferenza: Gianni era sempre pronto a donare un generoso sorriso a chi si avvicinava a lui anche solo con lo sguardo.
Orfano di madre, alla fine degli anni Ottanta si trasferisce con il padre da Monserrato (Cagliari) in Lombardia, prima e, poi, negli anni Novanta approda definitivamente a Biella.
Durante la Messa e la successiva Liturgia funebre, officiata da don Renato Bertola, parroco di Sagliano, la piccola cantoria della Domus ha intonato No potho reposare, canto d’amore scritto dall’avvocato nuorese Salvatore Sini, musicato da Giuseppe Rachel nei primi anni del Novecento su melodia tradizionale.
Tra le lacrime e la gola strozzata, l’ultimo saluto, con il Deus ti salvet Maria, intonato dalle Voci di Su Nuraghe e dagli amici dell’antica Confraternita della Santissima Trinità e Santa Croce di Graglia.
Poi, il breve ultimo viaggio verso il cimitero urbano di Biella per la tumulazione a fianco di altri conterranei morti lontano dalla terra in cui sono nati, per divenire terra della terra che ci accoglie.Continua a leggere →