Piemonte e Sardegna, due Terre unite da secoli di storia

I canti delle risaie e della Terra dei nuraghi in scena a Gattinara – Una serata proposta e organizzata dai Sardi di su Cuncordu – Due grandi artisti e gli strumenti di Riso Rosa Band per cantare il Piemonte e la Sardegna

Locandina

Sabato 6 novembre, alle ore 21, a Gattinara, presso l’Auditorium LUX, l’Associazione Sarda Cuncordu con sede nella Città del vino, organizza Piemonte&Sardegna Jazz per proporre la sonorità e i canti di due Terre unite da secoli di storia. L’appuntamento si presenta particolarmente interessante coll’approssimarsi delle celebrazioni dei festeggiamenti dei 150 Anni dell’Unità d’Italia, data cardine che segna il passaggio del Regno di Sardegna, con i “possedimenti di Terraferma”, al Regno d’Italia. Storia e storie comuni fortemente intrecciate che oggi si reincontrano in rielaborazioni musicali che verranno riproposte artisti sardi e piemontesi.
Durante la serata saranno presentati brani della tradizione sarda e piemontese arrangiati in chiave jazz.
Saliranno sul palco: Beppe Dettori di Stintino (Sassari), voce dei Tazenda; Cludio “Wally” Allifranchini, sassofonista polistrumentista di Romagnano Sesia (Novara) e “Riso Rosa Band”, gruppo di musicisti provenienti dalle province di Biella, Novara e Vercelli, con sede a Gattinara.
Durante la serata verrà reso omaggio alle voci di Maria Carta (Siligo, 24 giugno 1934 – Roma, 22 settembre 1994) e di Andrea Parodi (Porto Torres, 19 luglio 1955 – Quartu Sant’Elena, 17 ottobre 2006), famosi interpreti della Sardegna contemporanea.Continua a leggere →

Cantare l’Unità, musicisti sardi, di Biella, Novara e Vercelli

Riso Rosa Band
I Riso Rosa Band.

“Riso Rosa Band” è l’Associazione musicale culturale formata da un gruppo di musicisti provenienti dalle province di Vercelli, Biella, Novara e in particolare dalla città di Gattinara, rinomata Città del Vino, che ne ospita la sede. L’ambizioso obiettivo della formazione è quello di promuovere la cultura musicale come mezzo per riscoprire tradizioni, cultura, usi e costumi del tempo passato, attraverso brani musicali in chiave jazz opportunamente arrangiati per grande orchestra.
Il repertorio della Riso Rosa Band permette allo spettatore di fare un salto indietro nel tempo, ascoltando brani di una volta, che era possibile ascoltare in risaia o sulle montagne, rivisitati con un sound moderno e irresistibile.
“Montagne dal me Piemont”, “Jeubi di Capucin”, “Ciao Turin”, “La Montanara”, sono il cuore di un’importante repertorio che comprende anche brani tra i più significativi eseguiti a livello internazionale dalle grandi Jazz Bands.
L’orchestra è diretta da Piero Facciotti, che ne fa parte anche alla voce, al sax e al flauto. Gli arrangiamenti dei brani sono curati daWallyAllifranchini, Domenico Granieri, Mario Mantovani e Paolo Solio.Continua a leggere →

Identità tra profumi, magia del fuoco e lo sfornare di pizze

Prossimo appuntamento: sabato 30 ottobre, ore 21 – “Sapori di Sardegna” – degustazione e ricetta di sos papassinos maresos preparati e offerti da Antonietta Ballone.

Cuochi di Su Nuraghe
Cuochi di Su Nuraghe impegnati nella preparazione della pizza con al centro il canestro di pane de sapa, dolce preparato per l'occasione.

Sabato 23 ottobre, il forno a cupola, realizzato a regola d’arte nel 1986 da zio Agostino Angotzi, ha lavorato a pieno ritmo per soddisfare le richieste dei convenuti per gustare l’annunciata “Pizza al Circolo”, piatto tradizionale diffuso sulle due sponde del Mediterraneo e che da sempre caratterizza la presenza italiana nel mondo, grazie alla bravura di cuochi partenopei emigrati e alla felice unione di diversi condimenti provenienti dai nostri mari e dalle nostre terre.
In diverse località della Sardegna, una sorta di focaccia simile, esclusivamente preparata con prodotti di stagione (pomodori, cipolle, melanzane, olive, ecc.), con un semplice filo di olio di oliva e un pizzico di sale, veniva infornata alla fine della cottura settimanale del pane. Le mamme, coadiuvate da parenti e vicine di casa, impegnate nella difficile opera di panificazione, non sempre riuscivano a preparare minestre per la famiglia. Un pane fragrante, isperradu, tagliato in due e rimesso al forno con sopra prodotti dell’orto, piuttosto che un’apposita focaccia condita con diversi ingredienti a seconda della disponibilità, risolveva il problema della preparazione del pranzo. Molti ricordano i profumi del forno e dei diversi ingredienti che vi venivano cucinati. Generalmente, nel fine settimana, le strade dei villaggi sardi si riempivano di quelle genuine fragranze emesse dai forni domestici.Continua a leggere →

Autunno, stagione «di mezzo», tempo di fine, tempo di inizio

Sabato 30 ottobre, ore 21, al Circolo Su Nuraghe di Biella – nuovo appuntamento con i Sapori di Sardegna – Antonietta Ballone di Mara de Caputabbas preparerà “sos papassinos maresos” – come preparare i dolci per allestire il “tavolo dei morti” – degustazione e ricetta

Antonietta Ballone
Antonietta Ballone presenta un cesto con papassinos maresos e piccole forme di pane per provare la temperatura del forno.

Davanti ai nostri occhi sussistono riti e ritmi quotidiani di antica origine, i quali, oggi, vengono dati per scontati o sono del tutto dimenticati o ignorati dai più1. Le consuetudini e gli appuntamenti di calendario, in particolare, possono dare luogo ad un tempo non monotono ed uguale a se stesso, bensì a quello che gli antichi Greci solevano chiamare kairós, ossia un intervallo temporale preciso, decisivo ed attivo2. Uno di questi aspetti è facilmente riscontrabile con riferimento all’alternarsi delle stagioni e in stretta connessione alla dualità «tempo del lavoro – tempo della festa», un binomio temporale ed, insieme, esistenziale3, senza il quale non si avrebbe alcuna Comunità umana4.
Cibo, musica, teatro, narrazione e danza, tanto più se realizzati a livelli di eccellenza, costituiscono, in particolare, specie nel mondo rurale e pastorale, lo strumento principe per la socializzazione, per il riposo dalle fatiche del lavoro, per la pacificazione inter-relazionale e, in taluni casi, per la guarigione non solo fisica, favorendo, al contempo, la trasmissione della Tradizione5. Infatti «I riti della semina e del raccolto, il battito cardiaco della festa (un tamburo, una corda pizzicata, i colpi dei piedi nella ginnastica della danza) così come la lamentazione funebre costituiscono, al pari della manualità delle massaie e dei saperi empirici dei contadini, il patrimonio genetico di una comunità di destino6».
L’Autunno costituisce un tipico esempio di tutto ciò, nel cui fulcro si evidenziano le cadenze e le occasioni umane di quella che può essere definita la stagione ciclica “di passaggio” per eccellenza, caratterizzata da una notevole ricchezza di simbolismi e di costumi locali.Continua a leggere →

  1. Cfr. E.Bianchi, Il pane di ieri, Einaudi, Torino 2008, pp. 39-45, circa il tema esemplare del pane. []
  2. Cfr. L.Coco, Piccolo lessico della modernità, Qiqajon, Comunità di Bose 2009, voce Tempo. Ed anche: A.Cattabiani, Calendario, Mondadori, Milano 2008, p. 38. []
  3. Cfr. le emblematiche endiadi esistenziali nel Libro del Qohélet, Cap. III, 2-8. []
  4. Cfr. A.Monchiero, Il tempo del lavoro e il tempo della festa, in Slowfood, Ottobre 2008, p. 12. Nonché: P.Grimaldi, Il teatro della vita. Le rappresentazioni dell’etnodiversità, in P.Grimaldi – L.Nattino, Il teatro della vita. Le feste tradizionali in Piemonte, Omega, Torino 2009, p. 7. []
  5. Cfr. P.Grimaldi, cit., pp. 7-14; A.Monchiero, cit. []
  6. Cfr. A.Monchiero, cit. []

Biella vince due volte con Daniele Vercellino e Mariu Secci

Mariu Secci
Mariu Secci ritratto a Su Nuraghe, l'angolo di Sardegna ai piedi delle Alpi.

Sabato 23 ottobre, alle ore 17, a Santhià (Vercelli), si è svolta la gara podistica provinciale dei 10.000 metri su pista.
Il Primo Premio assoluto è stato conquistato dal biellese Daniele Vercellino dell’U.G.B., Unione Giovane Biella.
Il Primo Premio della categoria MM65 è stato assegnato ad un altro atleta della “Città della Lana”, Mariu Secci, responsabile storico della Sezione Sportiva del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.
L’atleta sardo, per conquistare il titolo in poco più di 44 minuti, ha indossato i colori dell’ A. S. Gaglianico 1974, Società biellese alla quale partecipano diversi isolani particolarmente attivi nell’organizzazione della prestigiosa gara podistica di montagna del Circolo dei Sardi, denominata Il giro del Bric – Gran Premio Ronco Castello di Zumaglia, inserita nel Calendario del Comitato Provinciale Biella-Vercelli.
Nel 2011 la gara podistica di Su Nuraghe, giunta alla XX edizione, a ridosso dei festeggiamenti dell’Unità d’Italia, si svolgerà domenica 8 maggio, seguendo il consueto percorso tra boschi e sentieri, alla scoperta e valorizzazione del paesaggio alpino compreso nei Comuni di Zumaglia e di Ronco Biellese.
La manifestazione è una ulteriore testimonianza del contributo di amore dei Sardi per il territorio in cui vivono che si somma all’orgoglio di piccole e grandi vittorie sportive conquistate sul campo, a volte taciute o mimetizzate nelle cronache dei giornali, sempre fraternamente condivise con atleti e amici di comuni gioie e fatiche.Continua a leggere →