Religiosità popolare, alberi fioriti, sacralità della vita

Pieghevole mostra FeminasLa mostra Feminas 2010 è frutto della ricerca condotta a Viganella, a Mergozzo e nelle frazioni di Albo e di Bracchio, a Trontano e a Vagna di Domodossola, nell’Ossola; a Bollengo e a Maglione, nel Canavese; a Giaglione e a Venaus, in Val Susa.
La religiosità popolare piemontese si manifesta con segni che rimanderebbero a culti arcaici incentrati su vegetali: le feriae messis, vindemiales o sementinae romane, quelli gallicani, o altri, ancora più antichi, propri del costume giudaico, incardinati sui digiuni stagionali, tramandati con la cristianizzazione attraverso le celebrazioni delle Quattro Tempora nei mesi di marzo o nelle prime domeniche di Quaresima, di giugno, di settembre e di dicembre, connesse al variare del calendario lunare.
A seconda delle località, la simbologia vegetale prende nomi diversi: arbu, axente, bran, carità, cavagnette, fuassa, matarille, pruente, rama. Nell’Ossola, durante le processioni religiose, ad essere portate sul capo da giovani donne, sono strutture lignee, alte un metro circa, decorate con fiori – veri, di carta o di stoffa – e gli immancabili coraj, i coralli, lunghe collane di pietre o palline vitree colorate. Immancabili le piume di pavone, di fagiano o di gallo cedrone.
A Mergozzo, l’albero cerimoniale è detto ginostro, impugnato e portato in chiesa nella la seconda domenica dall’Epifania. Sui rami sono infilati due limoni, in ciascuno dei quali vengono conficcate tre grandi monete d’argento del Regno di Sardegna.
Nel Canavese, giovani ragazze, scortate da coetanei maschi, reggono sul capo le axente o le matarille, coni fioriti alti più di un metro, adornati di fiori e di nastri colorati, portati in processione più volte durante il triduo della festa, con sfilate nell’abitato e in campagna, soste in chiesa e nella casa comunale.
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Toccos e repiccos, ritmare il tempo quotidiano e festivo

Gianluigi Calesini Sotgiu ritratto con l’anziana madre, zia Antonietta. A fianco, la madrina Caterina Orrù mostra il dolce preparato per l’occasione. Le lezioni di cinema vengono presentate da Sardi di seconda e di terza generazione, una sorta di rito di passaggio, con il neofita accompagnato dai genitori, accolto in festa dai Soci della Comunità

Gianluigi Calesini SotgiuSabato 20 febbraio, presso il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe Gianluigi Calesini Sotgiu, Sardo di 2° generazione, in sostituzione del fratello Maurizio, che non ha potuto intervenire, ha presentato Toccos e Repiccos un documentario prodotto dall’ISRE, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna, nel quale viene evidenziato lo strettissimo rapporto non solo temporale esistente tra la comunità e il campanile, che era, un tempo, parte integrante della vita quotidiana.
Anche lui da ragazzino faceva il chierichetto e ci narra del suo stupore, nel vedere la netta diversità nei modi utilizzati per suonare le campane dai campanari di Ponderano, retaggio delle sue esperienze di gioventù, rispetto alle immagini viste nel filmato, girato in Sardegna.
Era abitudine dei nostri vecchi, tramandare oralmente e praticamente le arti conosciute; i fanciulli che si mostravano più inclini, che avevano orecchio e talento musicale, venivano affiancati ai maestri campanari per apprenderne i segreti e dare continuità alla tradizione.
Quello del campanaro è un mestiere in via di estinzione, infatti, oramai le campane vengono suonate tramite congegni elettronici e non più dalle sapienti mani di esperti che, come abbiamo visto, fin dalla tenera infanzia imparavano a utilizzare questi strumenti, solo dopo aver effettuato un lungo apprendistato, un talento, quindi, che si acquisiva solo con la pratica e la perseveranza.
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Torneo di carte, conoscere, conoscersi e confrontarsi

Giocare con i fanti – un passatempo per fare amicizia e socializzare – aggregazione tra i Soci di diverse realtà presenti sul territorio – simulazione domestica di tornei cavallereschi – carte da gioco sarde rimandano alle carte da gioco europee

Locandina torneo carteVenerdì 26 febbraio, alle ore 21, nelle sale del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella prenderà il via! il Gran Torneo di carte a Scopa, gara amichevole per rafforzare i momenti di aggregazione tra i Soci e tra diverse realtà associative presenti sul territorio. Alla tradizionale sfida sono stati invitati a partecipare anche i Soci dei Circoli Acli ed Arci di Biella. In palio, prodotti sardi in natura e medaglie.
Il gioco delle carte è un passatempo per fare amicizia e socializzare, una palestra di concentrazione, di conoscenza e di rispetto dell’altro; dalle partite libere ai tornei per conoscere, conoscersi e confrontarsi.
Già dalla sua introduzione, nell’Europa curtese della fine del XIV secolo, lo strumento delle carte ha via via affascinato giocatori popolani che potevano cimentarsi in tornei cavallereschi domestici; veri e propri giochi di simulazione.
Le figure riprodotte sulle carte corrispondono a personaggi storici presenti nell’immaginario ed entrati nel mito: Alessandro Magno, Re di Cuori; Giulio Cesare, Re di Quadri; Carlomagno, Re di Fiori e il biblico Davide, Re di Picche. Si tratterebbe di una versione popolare, declassata e profana delle immaginette religiose riscontrabili nelle bibliche Rachele e Giuditta, due Regine associate alla dea Minerva/Pallade Atena. A questo insieme rimanderebbe l’espressione formulaica: “gioca coi fanti e lascia stare i santi”. Infatti, anche i fanti delle carte da gioco sarebbero un concentrato di sacro e profano: Giuda Maccabeo, Ettore di Troia con due eroi cavallereschi francesi.Continua a leggere →

Brinc@, brincare, saltare il mare della grande Isola

Brincare, saltare il mare con la musica giovane – confrontarsi, farsi conoscere – far conoscere la grande Isola, quello che sì è e quello che si produce, usi, costumi e linguaggi – dalla Sardegna musica moderna con radici plurimillenarie.

Locandina Brinc@Approderanno sui lidi italiani otto delle migliori band del panorama musicale sardo contemporaneo per animare due festival che si terranno in Italia – Sabato 6 Marzo, a Venezia e Domenica 7 Marzo, a Bologna – ed uno in Germania, Giovedì 11 e Venerdì 12 Marzo, a Berlino, con altre tappe a: Vitoria (Es), Madrid (Es), Modena (I), Torino (I), Bruxelles (B), Karlsruhe (De), Amburgo (De), Roma (I), Castiglione Olona, Va (I), Verona (I).
Gli eventi rientrano negli appuntamenti del Progetto brinc@, realizzato grazie al sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, dell’Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, dell’Ufficio dell’Emigrazione e dell’Immigrazione. È supportato dalle Federazioni e Associazioni di Sardi emigrati nel mondo: dalla F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) e dalla capofila, la Federazione dei Circoli Sardi in Germania.
Il tour europeo comprende: Italia, Germania, Spagna e Belgio; le band coinvolte sono: Balentia, Bentesoi feat, Nootempo Urban Kombo, Dorian Gray, Getsemani, Lame a Foglia d’Oltremare, Love Boat, Primo Chef del Cosmo e Train to Roots.
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Giovani, adulti ed anziani al Carnevale di Su Nuraghe

Sabato 13 e domenica 14 febbraio, gran finale al Carnevale dei Sardi di Biella con la presenza del Cucu di Chiavazza (Franco Caucino) accompagnato dalla bella Passerottina (Nicoletta Favero). Attraverso la partecipazione del caratteristico personaggio dell’antico Comune di Chiavazza, le Maschere biellesi hanno omaggiato la Comunità dei Sardi. Immagini nella sezione Fotografias

CarnevaleDa molti anni, nei mesi precedenti, le Maschere biellesi si incontrano nelle sale di Su Nuraghe per organizzare i diversi carnevali che si svolgono nella Provincia di Biella. Si incontreranno ancora, a consuntivo, per destinare le somme raccolte da donare in beneficenza ad Enti ed Istituti biellesi.
Accolti con gioia, i due graditissimi ospiti hanno consegnato i riconoscimenti filatelici alle maschere presenti; le migliori sono state premiate anche con prodotti in natura. Come di consueto, i cesti di prodotti sardi verranno consegnati materialmente sabato 6 marzo durante l’importante appuntamento Feminas 2010, la Festa della Donna di Su Nuraghe.
Una serata trascorsa in serenità ed allegria, animata da Barbara Capizzi e da Andrea Caneparo. Musica bella, coriandoli, stelle filanti e tanti, tanti dolci della tradizione isolana. Le Socie di Su Nuraghe non si sono risparmiate nel dare il meglio di sé con leccornie preparate sia a casa che nelle cucine del Circolo.Continua a leggere →