Mannigos de Memoria: il grano fantasticheria, cibo per sa Limba sarda

Mannigos de memoria, corso di Filet, tramandare gesti e parole
Mannigos de memoria, corso di Filet, tramandare gesti e parole.

«Là dove si lascia che il colloquio si spenga, la cultura stessa ha cessato di esistere». Così il filosofo torinese Norberto Bobbio descriveva, nell’opera Invito al colloquio, l’approccio che, secondo lui, avrebbe dovuto animare le relazioni intercorrenti fra i moderni intellettuali al fine di raggiungere i migliori risultati possibili nei rispettivi percorsi di ricerca e di studio, oltre che di esistenza individuale. Un’ottica che vede nella condivisione e nel confronto, oltre che uno stile di condotta, la base di un vero e proprio metodo, il quale dovrebbe ulteriormente conformarsi ad un secondo asserto, segnalato dallo stesso pensatore nella medesima opera: «Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dubbi, non già di raccogliere certezze». Tali massime di scienza possono essere uno spunto per affrontare una riflessione e rilanciare il dibattito che qualche mese ha riguardato i cosiddetti «Mannigos de memoria», il noto progetto della FASI volto all’archiviazione di interviste in Limba al fine di promuovere, studiare e conservare la Lingua Sarda nel mondo dell’emigrazione, nonché le testimonianze di storie di vita dei numerosi sardi che hanno lasciato nel corso degli anni l’Isola natia per piantare nuove radici in terre più o meno lontane.Continua a leggere →

Identità, miti di fondazione, legenda e leggende

Oropa, particolare dell'ancona di rame argentato che decorava l'antico sacello eusebiano
Oropa, particolare dell'ancona di rame argentato che decorava l'antico sacello eusebiano.

Scegliere santi e patroni per un territorio significa definire l’identità e la storia di luoghi ed abitanti: la devozione per i santi e per i beati, infatti, esprime l’anima della popolazione locale, il suo coinvolgimento emotivo; al culto dei patroni si è spesso ispirata la stessa topografia e l’onomastica locale, nelle quali si è manifestato il permanere del riguardo per un determinato soggetto come in Valle d’Aosta e nelle zone montane dell’Italia Nord Occidentale per i Santi Grato ed Orso e nel Piemonte orientale per la figura di Sant’Eusebio patrono della stessa regione.
La figura di Eusebio è così importante per le genti del suo tempo tanto da essere associata a località come, per esempio, la “Piana di Sant’Eusebio”. Il suo nome è presente, oltre che nella toponomastica – piazze, strade, vie, vicoli, sentieri della vasta regione subalpina affidata alla sua evangelizzazione – nei cognomi biellesi: Eusebias, d’Eusebio, Eusebio, Deusebis, Eusebione, Eusebietto, per oltre trenta patronimi.
Oggi, nel tempo presente, a distanza di oltre 1650 anni, a molte persone residenti negli antichi territori divenuti cristiani attraverso la sua parola, viene imposto ancora il nome “Eusebio”.
Per quanto concerne la devozione mariana, in particolare, a Torino emerge la figura della Consolata, la cui icona sarebbe stata donata a Massimo, primo Vescovo di Torino, proprio da Sant’Eusebio, mentre Regina della fede nel territorio Biellese risulta essere la Madonna nera venerata presso il Santuario Eusebiano Alpino di Santa Maria di Oropa.Continua a leggere →

Statuta Comunis Bugelle: l’attenzione per l’identità nel Medioevo

Arrivo ad Oropa delle reliquie di Sant'Eusebio da Cagliari
Arrivo ad Oropa delle reliquie di Sant'Eusebio da Cagliari (1969) - fotografia di Luigi Mello.

Venerdì 16 Aprile scorso è stato presentato a Biella, presso il locale Museo del Territorio, il volume a cura di Patrizia Cancian, Statuta Comunis Bugelle – Statuti del Comune di Biella, edito dal Centro Studi Piemontesi di Torino al termine del 2009, pregevole opera stampata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, nella quale è pubblicata, per la prima volta con testo italiano a fronte, la raccolta di norme medioevali dell’antica città piemontese. Un’occasione di cultura che offre l’opportunità per approfondire lo studio della locale storia plurisecolare di uomini, società e luoghi abitati all’ombra delle Alpi in un’ottica di vivace comparazione tra passato, presente e futuro1.
Come prima si è fatto cenno, gli statuti non sono altro che raccolte di regolamenti o insiemi di leggi, stabilite per lo più da un’autorità competente in qualsiasi ambito istituzionale, sia statuale, sia governativo, sia in contesti relativi alle cosiddette arti di mestieri o confraternite a carattere para-religioso. Usualmente il termine tecnico statuta individua quei testi legislativi assai articolati e talora disorganici, capaci di disciplinare, a livello locale e contestualmente, aspetti organizzativi, privatistici e inerenti l’amministrazione della giustizia unitamente alla previsione delle connesse conseguenze pecuniarie e penali. Durante il Basso Medioevo essi hanno costituito sul luogo di emanazione una sostanziale integrazione e specificazione allo ius commune di matrice romano-giustinianea, in stretta relazione alla necessità di fornire e di garantire risposte adeguate alle esigenze locali dell’epoca2.Continua a leggere →

  1. Cfr. la Presentazione al libro di L.Squillario, p. VI, nonché la seguente Introduzione di G.S.Pene Vidari, p. XIII. []
  2. Cfr., G.S.Pene Vidari, cit., pp. XVIII-XXII. []

Atleti di Su Nuraghe, il fascino del territorio alpino

Gran Premio Ronco Castello di Zumaglia: un momento della partenza della passata edizione
Gran Premio Ronco Castello di Zumaglia: un momento della partenza della passata edizione.

Sabato 1° maggio, alle ore 9,30, prenderà il via la XIX Edizione del Gran Premio Ronco Castello di Zumaglia, la tradizionale corsa non competitiva di km 6 che attraverserà il territorio dei Comuni di Ronco e Zumaglia. Arrivo, premiazione e rinfresco nel cortile della Cascina Alè, al centro del parco del “Bric” di Zumaglia.
La manifestazione è organizzata dalla Sezione sportiva del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, in collaborazione dell’A.S. Gaglianico 1974, con il patrocinio del Comune di Ronco Biellese, della Comunità della Bassa Valle Cervo, con l’approvazione Fidal Biella-Vercelli. Responsabili della Sezione sportiva: Mario Secci e Roberto Cestariolli (015 29942 -3405044630).
Da diciannove anni, nel Biellese, la gara sportiva organizzata da Su Nuraghe è il primo appuntamento del mese di Maggio ed apre le porte all’intensificarsi dell’attività agonistica coinvolgendo atleti di quasi tutte le Società sportive del territorio. Il Calendario del Comitato Provinciale Biella-Vercelli 2010 indica, in contemporanea, la settima Maratona del riso che si disputa a Vercelli su un percorso di oltre 42 chilometri.Continua a leggere →

Sa Die a Biella, convivenza possibile di identità diverse

Uomini di Su Nuraghe a Biella. Giovani, adulti ed anziani in abiti tradizionali.
Uomini di Su Nuraghe a Biella. Giovani, adulti ed anziani in abiti tradizionali.

Dopo un breve periodo di parziale sospensione delle attività, quale forma partecipata di rispetto e di lutto per la recente scomparsa di Enrico Maolu, le iniziative del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella riprendono la loro regolarità con la celebrazione biellese di “Sa Die de sa Sardigna”, la “Festa de su Populu sardu” – Festa ufficiale in Sardegna – istituita con Legge regionale nel 1993 in ricordo dei moti antifeudali del 28 aprile 1794.
A Biella, Martedì 27 aprile, alle ore 21, nelle sale di via Galileo Galilei, 11, verrà proiettato il breve filmato: “Sardi biellesi ad Oropa, continuità di fede e cultura“, opera di Guido Re, documento che testimonia l’attualità del messaggio eusebiano – Maria Deipara, madre di Dio – e unisce ancor più Sardi e Biellesi: esemplare esempio di possibile fraterna convivenza armonica di identità diverse.
Importanti aspetti della storia identitaria piemontese e di quella biellese in particolare, si intrecciano da oltre 1650 anni con l’identità dei Sardi attraverso l’evangelizzazione del protovescovo Eusebio da Cagliari inviato nel IV secolo a Vercelli a costituire la prima cattedra vescovile della vasta regione subalpina.
L’iniziativa biellese ben si accorda con le recenti delibere della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna (Cagliari, 13 aprile 2010) che, su proposta di Maria Lucia Baire, Assessore della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali, ha approvato il programma dell’edizione 2010 di “Sa Die de Sa Sardigna” con l’obiettivo di sviluppare la conoscenza della storia e dei valori dell’autonomia, in particolare tra le nuove generazioni.Continua a leggere →