Il tempo sospeso tra canti, suoni e rievocazioni

Nella sezione fotografias alcune immagini del Venerdì Santo a Pettinengo.

Pettinengo, cantori a cuncordu di Su NuragheVenerdì 2 aprile, una nutrita rappresentanza del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella si è data appuntamento sul piazzale antistante la parrocchiale di Pettinengo per partecipare ai riti del Venerdì Santo.
In Sardegna, nel periodo immediatamente precedente la Pasqua, il tempo sembra fermarsi. Le città si vestono a lutto: ad Alghero si velano i lampioni dell’illuminazione pubblica; minuscoli villaggi e importanti centri, da Tempio Pausania a Iglesias, sono attraversati da processioni oranti già a partire dal primo giorno della Settimana Santa.
In Piemonte molti riti comunemente diffusi nell’Occidente cristiano sono stati accantonati negli ultimi decenni. Pratiche devozionali popolari resistono, per esempio, a Vercelli dove è ancora attiva la processione delle “macchine” del Venerdì Santo.Continua a leggere →

Custodire elementi identitari condivisi

I Sardi di Biella hanno accettato di salvare l’oratorio di San Grato di Gurgo dalla condizione di degrado con un intervento di recupero e restauro urgente e consistente. L’edificio sacro verrà riaperto al pubblico nella primavera 2011.

Colline della Serra, i corni del Giovedì SantoNella prospettiva delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia – lo storico passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia – e con il dichiarato intendimento di tramandare comuni elementi identitari, la Comunità dei Sardi di Biella ha voluto partecipare nella terra di adozione ai riti del Venerdì Santo proponendo il Miserere, il “Salmo 50” cantato “a cuncordu“, invitando coristi di diverse formazioni biellesi: Valle Elvo, Burcina e Monte Mucrone, Sardi e Piemontesi concretamente uniti all’insegna di radici condivise.
Per l’occasione dodici cantori hanno indossato le mozzette della costituenda Confraternita di Sant’Eusebio, accompagnati da conterranei in berritta. Secondo il costume antico, in segno di rispetto per Cristo morto, le donne hanno partecipato con il capo velato di nero.
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San Grato di Gurgo

Storia della Chiesa Biellese, La Pieve di Cossato, vol. I, Biella, Unione Biellese, 1981

San Grato di GurgoLo storico biellese Mons. Delmo Lebole colloca la costruzione originaria dell’Oratorio di San Grato di Gurgo nel 1640, per poter adempiere in esso ad un voto fatto dagli abitanti di Pettinengo; l’ultimazione dell’edificio è databile alla fine del secolo XVII ed è stato ampliato a più riprese nei decenni successivi, con la costruzione del nuovo coro (1725-26) e della cappella dedicata alla Madonna del Buon Consiglio (1757), le cui origini sono dotate di un “mito di fondazione” culturalmente molto importante; nel 1848 venne iniziata la costruzione della sacrestia, completata dal piano superiore adibito a scuola (1867), anno della costruzione della torre campanaria.
Lebole, alla p. 284, così esprime l’apprezzamento per gli elementi artistici, tuttora presenti nell’oratorio: “Degni di menzione in questa chiesa sono: il pulpito, elegantemente scolpito da mastri locali nel sec. XVIII; i candelieri in legno dorato dell’altare maggiore della fine dello stesso secolo; un calice col piede in ottone lavorato e un ostensorio del sec. XVII; un altro ostensorio a campana in metallo lavorato del sec. XVIII; il reliquiario di S. Grato, scolpito in legno dorato della stessa epoca; e una pianeta e due tunicelle di broccato di seta a fiori della seconda metà del ‘700. Al centro del coro si trova ancora l’icona secentesca rappresentante la Madonna di Oropa con i SS. Grato, Carlo, Giacomo e Michele. Interessante è l’organo dell’inizio del sec. XVIII, unico “portativo” ancora esistente nel Biellese. Si deve aggiungere che l’icona della Vergine Nera è la prima a contenere la rappresentazione della Madonna di Oropa” […]
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Pasqua del cuore in favore di bambini poveri ed orfani

Da Biella, generosità interreligiosa per Cristiani ed Induisti – aiuto economico per far studiare un sacerdote cattolico – sostegno benefico per una scuola primaria nell’India del Nord

scuola primaria a KhajurahoMercoledì 31 Marzo, nelle sale del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe, a Biella, si è tenuta una cena a scopo benefico organizzata dall’insegnante di Yoga Angela Fiorella Giordano.
Alla serata, improntata alla convivialità e all’allegria, anche grazie all’ottima cucina di Fiorella e delle sue amiche, erano presenti una quarantina di partecipanti.
Il ricavato della serata è stato devoluto in beneficenza, suddiviso in tre parti: un terzo sarà consegnato a Padre Georg Mouttahparambilla, della Casa Madre Thomas Vailatt, Missione Salesiana Don Bosco di Bangalore, in Kerala, India del Sud. Oltre alle consuete opere caritative, i fondi inviati sono finalizzati al mantenimento agli studi ecclesiastici di un giovane adottato, aspirante sacerdote che attualmente studia in seminario a Cochin e che tra quattro anni prenderà i voti.
Un terzo del ricavato andrà a Suor Maria Giuditta delle Suore Rosminiane di Maracaibo che aiuta fattivamente i “meninios da rua“, i ragazzi più poveri o orfani che vivono nelle Favelas venezuelane. Oltre all’educazione e all’insegnamento è già stato costruito per quei ragazzi un campo di calcio dove i giovani possono ritrovarsi lontano dai pericoli delle strade che in quei luoghi non sono certo fenomeno raro.
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