Dal Regno Sardo all’Italia Unita 1861/2011 – Mancano 527 giorni al 17 marzo 2011, data che segna il passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia – Istituito (in aeternum) nel 1297 da Bonifacio VIII, dopo 564 anni, l’antico Regno inserito nella Corona di Spagna, attraverso 141 anni di monarchia sabauda, darà successivamente origine, con il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, all’attuale Repubblica Italiana.
Martedì 6 ottobre 2009, ore 21, a Biella nelle sale del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, si terrà una Conversazione con il Prof. Tito Orrù, Università degli Studi di Cagliari, Presidente del Comitato di Cagliari dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, su: “Luci ed ombre dei rapporti tra Giorgio Asproni e Quintino Sella“.
Si tratta del primo appuntamento di un ciclo di manifestazioni proposte da “Su Nuraghe“, che ci accompagneranno per 527 giorni, quanti ne mancano al 17 marzo 2011, data che segna i 150 anni del passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia.
Come “sos Mannos“, i loro antenati, i Sardi di oggi, residenti negli antichi “possedimenti di terraferma” vogliono contribuire alla conoscenza della storia, di fatti e personaggi, tramandando quei valori risorgimentali da cui è nata, lontano da particolarismi e consapevoli degli avvenimenti che hanno generato l’Italia moderna in cui oggi viviamo.
Il Regno di Sardegna ha dato tutto all’Italia: nome, fondamento giuridico, Istituzioni.
Con la Prima Guerra Mondiale, considerata la Quarta del Risorgimento, l’Isola pagò un prezzo altissimo: in un periodo in cui la Sardegna contava poco più di 800.000 abitanti, circa 100.000 uomini (quasi tutta la popolazione maschile adulta), partirono per la guerra. 13.602 di essi non rividero più il cielo dell’Isola. Caddero 138 Sardi ogni mille chiamati alle armi, una cifra di gran lunga superiore al 104%° della media nazionale.
Un contributo che è continuato con l’esodo migratorio intensificatosi nel secondo dopoguerra, che continua oggi con l’emorragia intellettuale dei giovani laureati e, ancora sul versante militare, con le notizie tragiche di questi giorni dal fronte delle Missioni italiane all’estero.
Importante l’apporto degli intellettuali sardi alla formazione dello Stato nazionale.
Il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella propone per i prossimi 527 giorni, che ci separano dal 2011, una serie di appuntamenti: alcuni a Biella, altri sul territorio provinciale e regionale, realizzati in collaborazione con Enti, Istituzioni e “Comitati 2011” appositamente costituiti e con i 22 Circoli sardi di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Per l’occasione, il n.4 dei “Quaderni di Nuraghe Chervu” sarà dedicato a Giorgio Asproni.
Continua a leggere →