Granatieri di Sardegna – 350 anni di storia italiana

Biella 5 aprile, ore 12.00 – Alzabandiera a Nuraghe Chervu nel 350° anniversario di fondazione – 1659/2009

videoNel 350° anniversario di fondazione dei Granatieri di Sardegna, discendenti dalla “Guardie”, i “Sassarini Biellesi” del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe invitano all’Alzabandiera mensile presso Nuraghe Chervu.

Programma della Celebrazione biellese:

  • ore 11.45 – adunata dei Sassarini presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu;
  • ore 11.50 – arrivo delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma;
  • ore 12.00 – Alzabandiera, squilli di tromba;
  • ore 18.00Nuraghe Chervu, Ammainabandiera informale.

I Sardi biellesi si uniscono alla Sezione di Biella dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna con l’Alzabandiera in ricordo dei Caduti che hanno contribuito a formare l’Italia Moderna.Continua a leggere →

Consegna delle palme al vescovo, ai frati e al cappellano di Su Nuraghe

La Comunità dei Sardi di Biella ricevuta dalla massima Autorità religiosa della Diocesi – Dono delle palme processionali

processione delle palmeSabato 4 aprile, alle ore 9 ci sarà l’incontro con il vescovo di Biella mons. Gabriele Mana per la consegna delle palme intrecciate da parte della Comunità dei Sardi di Biella.
La delegazione sarà guidata dal presidente Battista Saiu, affiancato dal cappellano di Su Nuraghe don Ferdinando Gallu, scortati dai Fucilieri sardi e accompagnati da una rappresentanza di Soci che per l’occasione indosseranno gli abiti tradizionali.
Subito dopo, si ripeterà il dono delle palme a padre Accursio, custode della basilica di san Sebastiano, tempio civico molto caro ai Sardi e ai Biellesi, luogo in cui riposano le spoglie mortali di Alberto Ferrero Della Marmora, senatore del Regno di Sardegna, amico e studioso della nostra Isola.
Nel pomeriggio, alle ore 16.30, la terza palma verrà offerta a don Ferdinando Gallu.
Sarà proprio il cappellano dei Sardi a benedire la mostra “Sapori di Sardegna”, dolci della tradizione pasquale, allestita nei saloni del “Punto Cagliari” del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.Continua a leggere →

In mostra i dolci sardi di Pasqua: cantare la tradizione

“Cantar gli oeu” a Sant’Eurosia – uova di caccia a Camandona – uova di pietra nella Bessa – “cogone de s’ou” in Sardegna

locandinaSabato 4 aprile, ore 16.30, nei saloni del “Punto Cagliari” – via Galileo Galilei, 11 a Biella – sarà inaugurata la mostra di dolci sardi: “Sapori di Sardegna, dolci della tradizione pasquale per conoscere l’isola attraverso il gusto“, con esposizione di speciali pani della festa “sa cogone de s’ou“, in cui sono inglobate uova.
La presentazione dei pani con l’uovo e dei dolci della tradizione pasquale sarda vuole essere una nuova tessera di questo vasto mosaico, un contributo per custodire e valorizzazione quei beni effimeri e immateriali di cui l’impoverito uomo della postmodernità – sempre più orfano – sente bisogno.
In molte civiltà, l’uovo rappresenta il simbolo del rinnovamento che rimanda al rinnovarsi ciclico della natura. Secondo gli studi di Mircea Eliade, storico delle religioni, l’uovo sarebbe l’archetipo della creazione, della rinascita, della resurrezione.
Tra i reperti archeologici, non è raro ritrovare manufatti a forma di uovo, nell’arte, nell’architettura o nel permanere di certe manifestazioni popolari, come la questua primaverile di uova.
Tracce identitarie provenienti da antiche ritualità sembrerebbero rintracciabili anche in taluni reperti del Parco Regionale della Bessa, particolarmente in quei ciottoli a forma di uovo, rinvenuti presso alcune urne cinerarie, che rimanderebbero allo Spirito di vita, all’immortalità dell’anima, rappresentato dall’uovo-sepolcro del corredo funebre.
Nella cucina tradizionale l’uovo è presente nella preparazione di taluni dolci, impiegato per facilitare la lievitazione e per legare tra loro i diversi ingredienti.
Nei dolci, le uova sono protagoniste, lo sono ancor più in quelli preparati a Pasqua.Continua a leggere →

Un piacevole pretesto per donare e ricevere sorrisi

250 invitati al 19° pranzo benefico in favore dell’Anffas di Gaglianico offerto da Su Nuraghe di Biella

Domenica 22 marzo, nella sede dell’Anffas di Gaglianico si è svolto il 19° pranzo benefico organizzato dal Circolo Su Nuraghe di Biella.
Al tavolo delle Autorità erano presenti il Parroco di Gaglianico don Paolo Loro Milan col Sindaco Paolo Maggia; l’Assessore ai Servizi Sociali della Provincia di Biella, Flavio Como; una delegazione della Città di Biella formata dal Sindaco Vittorio Barazzoto, gli Assessori Nicoletta Favero (Pari Opportunità) e Rinaldo Chiola (Istruzione), col consigliere comunale Dino Gentile, Soci di vecchia data del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe e Ivo Manavella, presidente della Cooperativa che gestisce la struttura di Gaglianico.
Vittorio Caprio, fondatore dell’Anffas biellese e componente dei primi Consigli di Presidenza era a fianco dei grandi benefattori Leonardo e Adriana Gianinetto e la Signora Musso della Società Biella Scarpe, mentre i presidenti emeriti Salvatore Contini, promotore del pranzo tradizionale sardo e il prof. Antonello Papa si sono voluti “mescolare” tra gli ospiti per meglio condividere la giornata di festa.
A tavola oltre 250 invitati tra cui un gruppo proveniente dall’Anffas di Rivarolo.
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“Nenneres”, il grano germinato – rivivono a Biella tradizioni ricche di fascino

Il colore rosa dei paramenti liturgici indica il tempo della tradizione – Sacchetti di grano distribuiti in via Galiei, 11 e in via Palazzo di Giustizia 10

istruzioni nenneresNel mondo della tradizione, la domenica di “Laetare” corrispondente alla quarta di Quaresima, è giorno di festa, conosciuto come quello che taglia – interrompendolo – il tempo penitenziale: è il giorno in cui si “sega la vecchia”.
In diverse località italiane, dalla Puglia alla Toscana, vengono effettuate rappresentazioni teatrali popolari; a Forlimpopoli, in Emilia Romagna, per esempio, si celebra un vero e proprio Carnevale in controritmo, con una vecchia in cartapesta che, processata e condannata pubblicamente segata in due.
Nella liturgia della IV Domenica di Quaresima il sacerdote indossa paramenti rosa, colore permesso solo anche la terza Domenica di Avvento. In questo giorno la Chiesa indica con il cromatismo dei paramenti del sacerdote durante la celebrazione della Santa Messa, una breve sosta nel cammino della penitenza quaresimale che prepara alla Pasqua.
L’adozione del rosaceo, attenuazione del viola penitenziale secondo alcuni liturgisti, viene popolarmente letto come indicazione per preparare i “nenneres”, il grano da far germinare al buio per poi decorare i “sepolcri” del Giovedì Santo, le cappelle in cui custodire e adorare il Santissimo Sacramento.
I “nenneres” verranno portati in chiesa il Giovedì Santo. Questo giorno segna la fine del periodo quaresimale e l’inizio del triduo pasquale, quando verranno legate le campane e, nelle campagne, intrecciati i rami di salice. Nel Biellese risuoneranno i corni a scandire le ore delle campane mute.Continua a leggere →