Originario di Guspini (1942) e vissuto a Carbonia con la famiglia impiegata in miniera, Giorgio Frongia era arrivato a Biella nei primi anni Sessanta per raggiungere il fratello Elio. Lavorerà prima alla Sacma e poi a lungo in lanificio.
Rimasto vedovo, con l’arrivo della pensione coronerà il sogno di ritornare nella sua Sardegna. Nella seconda decade degli anni Duemila, andrà ad abitare a Nuraxi Figus, ristrutturando una casa di miniera, per vivere accanto al figlio Egidio, che l’aveva preceduto, traferito dalle Poste di Biella.
Quello del ritorno nei luoghi di origine è sogno di molti emigrati; emozioni e sentimenti che provano particolarmente coloro che sono dovuti partire, a volte con struggente nostalgia. Amore per la sua terra che Giorgio sentiva profondamente, travasandolo nei figli. Nonostante la lontananza, restava legato alle due patrie, quella coronata dalle Alpi biellesi e quella circondata dal mare. Anche per questo aveva mantenuto costante la sua adesione al Circolo Su Nuraghe, versando puntulamente l’annuale quota associativa.