Settembre 2024, una parola sarda al mese: “R” come “RAMADÙRA”

descrizioneRadici e semantica delle parole sarde rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

RAMADÙRA, arramadura camp. ‘fiorita, infioratura’ ossia gettito di fiori (talora misti a teneri ramoscelli) fatto durante una processione religiosa. Celebre è sa ramadura fatta al passaggio dell’effigie di sant’Efisio, uno dei due santi protettori della Sardegna. L’uso è arcaico, semitico, e lo ricordano anche i Vangeli nell’episodio della Domenica delle Palme, allorché il popolo di Gerusalemme, non disponendo di fiori, ricopre il percorso di Gesù con rami di palma. Le infiorature nelle processioni durarono anche durante il Medioevo europeo.

Apuleio (Metamorfosi XI, 9) ci rammenta quanto sia arcaico l’uso, ancora in voga nel III sec. dell’Era Volgare durante la processione di Iside, la quale per gli Egizi e per i nord-Africani rappresentava la Madonna, la paredra del Dio Sommo: Mulieres candido splendentes amicimine, vario laetantes gestamine, verno florentes coronamine, quae de gremio per viam, qua sacer incedebat comitatus, solum sternebant flosculis ‘Donne splendenti nelle loro candide vesti, tutte liete dei loro vari ornamenti e il capo ornato di ghirlande primaverili, lanciavano dal grembo fiori, sì da cospargere la via per cui passava il sacro corteo…’.

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Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Settembre 2024, «J’», articolo determinativo e «-J», pronome personale

descrizioneOmaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi” che fanno capo al Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella – “gàida, gage/gagi, gagiura”” sono le parole che accompagnano il nono mese dell’anno come si ritrovano in “Barba Tòni”, Barbo Toni Boudrìe e nella ricca produzione letteraria di “Tavo Burat”, Gustavo Buratti Zanchi.

j’ art.det.m.p. gli, le || vardé le nìvole, ël cel, la lun-a ch’as neuja, nòssi euj come eve ‘d lama seulìa dai bise, anté tut a ven specesse, a nijé la veuja maraman ch’j’agn a passo e ‘l piume a ven-o grise [Tavo] = guardate le nuvole, il cielo, la luna che si annoia, i nostri occhi come pozze di acqua limpida accarezzate dalle brezze, ove tutto viene a specchiarsi, ad annegare la voglia a mano a mano che gli anni passano e le piume diventano grige || [stilistica: davanti a parola che comincia con una vocale]

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I versanti biellesi e canavesani s’incontrano a Bollengo al suono di launeddas e scacciapensieri gustando sapori locali

descrizioneGiornata di festa a Bollengo nella piazza del Municipio

Sabato 7 settembre 2024 dalle ore 16:00, sarà possibile assistere gratuitamente alla dimostrazione della forgiatura e della costruzione dello scacciapensieri piemontese di origine valsesiana con l’artigiano biellese Luca Boggio; dimostrazione arricchita dalla spiegazione didattica dello strumento, mostra di esemplari provenienti da tutto il mondo, a cura di Alessandro Zolt e di Guido Antoniotti.

Ore 17:30, degustazione gratuita di vini delle Cantine della Serra, guidata dal sommelier Ennio Pilloni, abbinati a prodotti locali: tomini, salumi e lardo aromatizzato al mirto, di Nadia Gauna (cascina dell’Allaas) e grissini artigianali Lessio. (Prenotazione entro giovedì 5 settembre: Antonicca, 3491393194).

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Amichevole di lusso tra campioni: “Locato 80” sfida “Su Nuraghe Calcio Biella”, campione provinciale della serie A

descrizione

Lunedì 2 settembre 2024, alle ore 21:00, presso il campo sportivo “San Biagio” di Biella, fischio di inizio della nuova stagione calcistica amatoriale biellese con l’incontro tra “Su Nuraghe Calcio Biella”, campione provinciale di serie A e “Locato 80”, vincitore del campionato provinciale di serie B.

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“Chircare pane mezus de trigu”./“Cercare pane migliore del grano”

descrizione
Dìcios e Peràula de Deus / Proverbi e Parola di Dio – immagini e nomi sardi di fiori – Laboratorio  linguistico transoceanico – appuntamento mensile tra il Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella e il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina).

Presentazione del Proverbio:

Il proverbio sardo: “Cercare pane migliore del grano” consiglia di non lasciar perdere le buone occasioni, che nella vita si presentano, in attesa che se ne presentino di migliori. È buona cosa praticarlo nelle realtà materiali. Ma, nello stesso tempo, possiamo / dobbiamo cercare un pane migliore di quello del grano, quello presentato dall’evangelista Giovanni: il pane vivo disceso dal cielo, che è Gesù.

Presentatzione de su dìciu:

Su dìciu: “Chircare pane mezus de trigu”, cussizat de no lassare perder’ sas ocasiones bonas, chi in sa vida si presentant, in s’isetu chi sindhe presentent mezus. E cosa bona est a lu ponner’ in pratiga in sas realitades materiales. Ma, a su matessi tempus, podimos / devimos chircare unu pane mezus de cussu de trigu, cussu presentadu dae s’evangelista Giuanne: su pane biu faladu dae su chelu, chi est Gesus.

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